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Borsa Milano chiude in calo, euro solido sopra $1,27

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Milano – Titoli di stato e azionario, che di solito si muovono all’unisono nei paesi periferici dell’area euro, prendono due strade separate. La Borsa di Milano e l’azionario europeo registrano una flessione, con volumi tuttavia contenuti, mentre il differenziale tra Btp e Bund si restringe sotto quota 360 punti e il rendimento del decennale italiano scivola intorno a quota 4,9%.

Le incertezze sulle tematiche legate al ‘fiscal cliff’ Usa continuano a pesare su Piazza Affari: “Gli investitori continuano ad approfittare del fiscal cliff per far correggere le borse”, commentano gli analisti di IG. La stagione delle trimestrali italiane – per lo piu’ in linea con il trend e appena conclusa – non ha invece avuto un impatto sostanziale sulle performance borsistiche delle singole imprese, con gli indici che sono apparsi decisamente più focalizzati sulle notizie macro da Grecia, Spagna e Usa.

L’indice di riferimento europeo Stoxx 600 ha esteso le perdite che lo hanno portato al minimo degli ultimi due mesi. Fari puntati in giornata sui dati del Pil dell’Eurozona, che è entrata ufficialmente in recessione per la seconda volta in due anni. Il Ftse Mib ha ceduto oggi lo 0,59%.

L’Italia ha assistito in particolare al quinto calo consecutivo del Pil, sceso -0,2% su base mensile e -2,4% su base annua. Si tratta della peggiore recessione dal 2008 e della quinta contrazione su base consecutiva del Pil. Rientra invece la tensione sul mercato secondario dei titoli di stato.

Nel suo bollettino mensile la Bce rivede al ribasso le stime sulla crescita del Pil alzando contestualmente quelle sul tasso di disoccupazione . Va segnalato che l’outlook non è elaborato dalla stessa banca centrale, ma da esperti e istituzioni esterni. Sempre nel bollettino si legge che in Italia i prezzi degli immobili sono peggiorati a -1,7% nel secondo trimestre.

Occhio anche al dato sul Pil della Germania, che nel terzo trimestre è cresciuto appena +0,2%, rispetto al secondo trimestre, quando aveva fatto +0,3%. Gli economisti avevano previsto una performance peggiore pari a +0,1%. In Francia il Pil è salito +0,2%, meglio della performance di zero crescita attesa dal consensus. Ennesima contrazione del Pil spagnolo, che nel terzo trimestre scende dello 0,3%.

Guardando proprio al Pil dell’Eurozona, Nouriel Roubini, professore della New York University, afferma come la crisi si sia allargata dalla periferia ai paesi core.

Annamaria Grimaldi, economista presso Intesa Sanpaolo a Milano, intervistata da Bloomberg, afferma comunque che “la crisi sta mostrando i suoi effetti sulla Germania. Tutto fa pensare a una ulteriore decelerazione o anche a una contrazione nel quarto trimestre”.

Dati no anche dal Regno Unito, che ha visto le vendite al dettaglio di ottobre scendere -0,8%, rispetto al consensus che in media aveva stimato un calo -0,1%.

Intanto l’azionario asiatico ex Giappone è sceso al minimo degli ultimi due mesi, scontando le vendite che si sono abbattute alla vigilia su Wall Street, sempre più sotto i riflettori per il problema del precipizio fiscale. La Borsa di Tokyo ha invece guadagnato sulla scia dell’ottimismo degli operatori sull’imminente cambio del governo.

L’indice MSCI dell’azionario della regione Asia Pacifico (escluso il Giappone) è sceso -0,9%, al valore più basso da settembre. Il problema del fiscal cliff, ha spiegato Wayne Bowers, amministratore delegato presso il fondo Asia-Pacific and Europe del Northern Trust Global Investment, “crea maggiore incertezza per gli investitori e per i mercati di tutto il mondo” e rischia di “mettere sotto pressione i consumi, la fiducia, e gli investimenti aziendali”.

Lo S&P 500 ha ceduto -1,4% nella sessione di ieri, scivolando ai minimi di luglio, mentre il Dow Jones Industrial Average è calato al minimo da giugno. In generale, l’indice MSCI Asia Pacific Index, che include la Borsa di Tokyo, rimane in crescita +9,9% rispetto al minimo testato lo scorso 4 giugno.

BTP – Lo spread tra Btp e Bund a dieci anni fa dietrofront, in calo -1,9% a 356,32 punti base, a fronte di un tasso decennale in contrazione di oltre l’1% al 4,91%. Tasso spagnolo -0,30% al 5,91%.

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Dopo una partenza in generale debole, le banche chiudono contrastate, con Intesa Sanpaolo e le popolari in negativo, mentre Unicredit (+0,7%) e Monte Paschi (+0,8%) fanno segnare un rialzo. Tonica Diasorin: un trader interpellato da Reuters Italia cita la promozione di Morgan Stanley a ‘overweight’ da ‘equal weight’ e una revisione in positivo del target price a 33 euro da 22. Positiva Fiat: +1,14%, maglia rosa per Impregilo (+1,71%). Continua il momento no di Mediaset e A2A.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro +0,29% a quota $1,2771; dollaro/yen +1,23% a JPY 81,23, euro/yen +1,53% a JPY 103,74.

Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio +0,45% a $86,71 al barile, mentre le quotazioni dell’oro -0,45% a $1,722,40. Quanto ai Treasuries, il rendimento sul titolo decennale Usa recupera tornando sopra la soglia dell’1,6%, ovvero all’1,608%.

In generale, in questo contesto di incertezza dominato dal problema del fiscal cliff, i mercati sono per lo più condizionati da rumor e segnali di breve periodo.

GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA

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L’incentivo fiscale a favore della produttività, pari a 1,6 miliardi, potrebbe salire

Draghi: intervenire con tagli e non con tasse

Bce: Spf, Pil Area Euro -0,5% Nel 2012 E +0,3% L’anno Prossimo .

Bce/ Peggiorano previsioni esperti su crescita e disoccupati.

Bce: nel terzo trimestre peggiora accesso al credito per imprese.

Pil/ Istat: Il III trim. è il quinto in calo, ma frena caduta.

Bce/ Crescita debole anche in 2013, ma migliora fiducia mercati.

Tlc/ Sawiris interessato anche a francese Sfr, oltre a Telecom.

Inghilterra perderà tripla A? Verdetto Moody’s a breve.

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