Milano – Seduta da ricordare per Piazza Affari, che di pari passo con le altre borse europee accelera al rialzo nel pomeriggio sulle speranze di ripresa per l’economia statunitense. Il listino Ftse Mib chiude sopra quota 15.300, con un incremento pari al 3,05%.
Incidono le operazioni di short covering dopo i recenti ribassi e la fiducia mostrata dal presidente Usa Barack Obama sulla possibilità di raggiungere un accordo con i repubblicani del Congresso, al fine di evitare le conseguenze disastrose del precipizio fiscale.
Ma i market mover positivi oggi sono diversi: gli ultimi report delle banche d’affari Barclays e Goldman Sachs stimano una crescita del 2,9% per il Pil Usa nel terzo trimestre, nonostante l’impatto negativo dell’uragano Sandy. Il vento positivo per la maggiore economia Usa soffia anche in Europa, con le stime che hanno un effetto positivio anche sui titoli industriali del Vecchio Continente. Se crescono gli Stati Uniti, secondo gli analisti, come e’ sempre successo in passato nel giro di 3-12 mesi anche l’Europa ne giovera’.
Ad aiutare il morale e’ anche la convinzione dei funzionari dell’area euro del fatto che la Grecia otterra’ via libera a un nuovo pacchetto di aiuti, il terzo. L’accordo, che dovrebbe essere firmato domani all’Eurogruppo, consentira’ ad Atene di ricoprire i bisogni finanziari per i prossimi due anni. La tranche e’ da 31,2 miliardi di euro e Atene si pensa strappare anche un accordo almeno parziale per finanziare il ‘buco’ che si aprira’ dando alla Grecia due anni di tempo in piu’ per portare il rapporto tra il debito e il Pil al 120% (nel 2022 invece che nel 2020) dal 190% previsto nel 2013.
Obama, di fatto, ha dichiarato che un’intesa sul fiscal cliff potrebbe essere raggiunta entro il prossimo 31 dicembre. Sentiment positivo proveniente anche dalla performance degli indici azionari più direttamente interessati dalla questione Usa, ovvero da Wall Street..
Gli operatori guardano, infine, anche agli ultimi rumor, relativi a una possibile tregua tra Israele e Hamas, sebbene le dichiarazioni tra le controparti siano piuttosto contraddittorie.
L’indice di riferimento europeo Stoxx Europe 600 interrompe la scia di ribassi, durata tre sedute consecutive e recupera dal minimo degli ultimi tre mesi. La scorsa settimana, il mercato ha perso -2,7%, soffrendo la perdita maggiore dallo scorso giugno. Dalla rielezione a presidente degli Stati Uniti di Barack Obama indice -3,6%.
Settimana cruciale per l’Europa intera: giovedì i leader dei 27 paesi dell’Unione europea si incontreranno per fare il punto sui tagli al budget Ue, relativo al periodo compreso tra il 2014 e il 2020. Le differenze tra chi è a favore di maggiori tagli – come il Regno Unito – e chi invoca minori riduzioni sono sotto gli occhi di tutti. La riunione rischia dunque di terminare senza il raggiungimento di un accordo.
Dati no dal fronte economico dell’Ue, con la produzione edilizia scesa -1,4%. In Italia crollo -8%. Si tratta del peggior risultato dopo il Portogallo. Reso noto anche il fatturato dell’industria italiana che, secondo i dati dell’Istat, è calato su base mensile -4,2%, scendendo su base annua -5,4%.
Domani meeting dell’Ecofin sulla Grecia, che dovrebbe tradursi nell’approvazione di altri due anni di tempo per permettere ad Atene di raggiungere i target stabiliti con la troika. Ma secondo RBS, l’unica soluzione per mettere la parola fine alla tragedia greca sarebbe quella di cancellare tutto il debito.
Intanto, dopo l’articolo dell’Economist secondo cui la Francia sarebbe una “bomba ad orologeria”, a rincarare la dose ci pensa Bank of America, che afferma che il 2013 dovrebbe vedere protagonisti nuovi problemi per la Francia, tanto che la banca americana si chiede: “Il mercato continuera’ a guardare alla Francia come un paese semi-core o la percezione cambiera’ e diventera’ un “semi-periferico”? E anche Société Générale mostra preoccupazioni sull’outlook di Parigi.
Tra i titoli europei, sotto i riflettori HSBC, che ha affermato di essere in trattative per smobilizzare la partecipazione che ha in Ping An Insurance, seconda maggiore compagnia di assicurazione della Cina. Secondo quanto riporta Bloomberg, la banca potrebbe raccogliere fino a $9,5 miliardi dalla vendita della sua partecipazione, in base al valore del titolo registrato all’apertura della sessione a Hong Kong. Il colosso petrolifero BP sarebbe pronto a un buyback per un valore di $5,9 miliardi.
BTP – Lo spread tra Btp e Bund a dieci anni -0,96% a 353,37 punti base; tasso decennale italiano poco variato al 4,9%. Tasso spagnolo a 10 anni +0,22% al 5,88%.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Contrastata la performance dei titoli delle società che staccano le cedole: Atlantia, Mediobanca, Terna e Mediolanum. La migliore e’ STM (+7,87%), buon rialzo dei bancari in particolare Intesa Sanpaolo (+4,05%) e Pop Emilia (+5,61%). Richieste le Fiat, in rialzo di oltre il 4%. Mediaset chiude a +5,32%.
Su Banca Popolare Milano, positiva con +2,95%, non si fa sentire l’annuncio di Moody’s, che per il disappunto della banca ha messo il rating in Credit Watch Negativo. Occhio a Fiat Industrial, volatile con volumi piu’ alti della media dopo che ha presentato l’offerta definitiva per la fusione con Cnh. Finmeccanica in crescita sull’opzione giapponese per Ansaldo Energia. Cnh balza del 4% circa in Usa.
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro +0,43% a $1,2795; rapporto dollaro/yen -0,05% a JPY 81,22; euro/yen +0,30% a JPY 103,93.
Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio +2,32% a $88,94 al barile, mentre le quotazioni dell’oro +0,96% a $1.731,20.
GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA
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– Italia, Confcommercio vede ripresa consumi per Natale.
– Paura del fiscal cliff: aziende Usa abbattono gli investimenti.
– Fiat Industrial: Marchionne, Offerta Per Cnh Equa E Ragionevole.
– Sea: In Borsa Il 6 Dicembre Ma Per Asam Ancora Possibile Marcia Indietro.
– Italia in recessione: Istat, fatturato industria cala -4,2% a settembre.
– Italia: a settembre fatturato industria -5,4% su anno, -4,2% su mese
– Decreto legge sviluppo, regolamenti attuativi entro elezioni, dice Passera
– Bundesbank vede rallentamento economia tedesca verso fine anno
– BPM: Moody’s Annuncia Credit Watch Negativo, Disappunto Della Banca
– Fisco: Svizzera spera in accordo con Italia entro 21 dicembre.
– Facebook e Yahoo insieme. La sfida è un nuovo motore di ricerca.
– Borsa: Milano +1%, su Atlantia e Terna pesa stacco cedola.
– Fisco: Confesercenti, Pressione Ostacola Ripresa. Serve Urgente Svolta.
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