Società

Fisco: 20% famiglie consuma piu’ di quanto dichiara

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Roma – Da una simulazione sull’intera platea, il fisco italiano ha riscontrato che oltre 4,3 milioni di famiglie (circa il 20%) risultano avere spese non coerenti con il reddito dichiarato.

Lo ha spiegato il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, presentando il ‘redditest’, un software che consentirà a tutti i contribuenti di verificare la congruità fra redditi e consumi.

Befera ha voluto precisare che “la non coerenza non è automaticamente rappresentativa di un’evasione. Il contraddittorio, infatti, potrebbe portare la non coerenza a coerenza, oppure ridimensionare l’incoerenza”.

Tra i contribuenti non coerenti, sono numerosi quelli che, a fronte di spese rilevanti e frequenti, “dichiarano redditi pressochè nulli”. Il tasso di irregolarita è maggiore nel reddito di impresa o da lavoro autonomo.

Le simulazioni fanno emergere “fenomeni riconducibili a locazioni omesse o parzialmente dichiarate, nonchè a redditi in nero di lavoratori dipendenti”, ha spiegato Befera aggiungendo che dal prossimo gennaio sarà operativo il nuovo redditometro, lo strumento che consente all’Agenzia delle entrate di scovare gli evasori mettendo a confronto reddito e consumi.

Il reddito complessivo, infatti, può essere determinato sinteticamente basandosi sul contenuto di elementi indicativi della capacità contributiva.

Il nuovo redditometro si basa su spese risultanti da dati disponibili o da informazioni presenti nell’Anagrafe Tributaria; spese basate su elementi certi (potenza delle auto, lunghezza delle barche); spese medie di tipo corrente (alimenti, abbigliamento, calzature), risultanti dall’indagine annuale Istat sui consumi delle famiglie; incrementi patrimoniali, risparmio dell’anno.

Il ‘redditest’, invece, è un software “di ausilio all’autodiagnosi per i contribuenti. Una volta compilato, il redditest mostrerà una sorta di semaforo: la luce verde darà un messaggio di coerenza, il semaforo rosso segnalerà l’incoerenza tra reddito familiare dichiarato e spese sostenute. I dati inseriti sono noti soltanto al contribuente e l’Agenzia assicura che non ne resta traccia su Internet. (Reuters Italia)