Mercati

Wall Street piatta nel giorno della Fed

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

New York – Chiusura poco mossa per Wall Street dopo che il presidente della Fed, Bern Bernanke, ha avvertito Congresso e Casa Bianca, di non avere i mezzi per tenere testa all’inevitabile impatto recessivo del ‘fiscal cliff’, se non sarà raggiunta un’intesa entro la fine dell’anno. Il Dow Jones ha perso lo 0,06% e chiuso a quota 12788,51; il Nasdaq ha guadagnato appena lo 0,02% a 2916,68 punti mentre lo S&P500 è salito dello 0,08% a 1.388 punti.

Se il presidente degli Stati Uniti Barack Obama non riuscisse a raggiungere un compromesso con i Repubblicani, il “fiscal cliff”, l’insieme di tagli alle spese e aumenti delle tasse, potrebbe secondo un rapporto stesso dell’ufficio di Budget del Congresso dello scorso 8 novembre, provocare un calo del Pil Usa -0,5%.

In un’intervista a Bloomberg, Benoit de Broissa, analista presso KBL Richelieu Gestion a Parigi, sottolinea come sullo sfondo i problemi continuano a essere rappresentati dal fiscal cliff e dall’Europa. “Il downgrade di Moody’s sulla Francia mostra gli effetti del contagio della crisi del debito. Un giorno sui mercati c’è avversione al rischio, il giorno dopo domina la propensione al rischio. La visibilità è limitata e i mercati sono suscettibili a movimenti eccessivi sia in una direzione che in quella opposta”.

A condizionare la seduta il tracollo dei titoli Hewlett-Packard. La societa’ hi-tech e’ stata travolta da uno scandalo riguardante il suo team manageriale e paga anche la progressiva contrazione delle vendite di pc.

Molto positivi invece i dati sulle costruzioni che, nel mese di ottobre, hanno registrato un aumento del 3,6%, salendo ai massimi livelli degli ultimi 4 anni. Lo rende noto il dipartimento del Commercio statunitense, specificando che gli immobili in costruzione sono risultati pari a 894 mila.

Nonostante le forti perdite di Wall Street, molti strategist rimangono rialzisti sulla performance dello S&P 500, prevedendo un rialzo fino a +47% a 2.000 punti per il 2014. La scorsa settimana il listino ha perso -1,5% attestandosi a quota 1.359,88 punti, sulla scia delle preoccupazioni riguardo alla questione del precipizio fiscale.

In ambito valutario, l’euro -0,02% a $1,2808; dollaro/yen -0,07% a JPY 81,34; euro/yen -0,12% a JPY 104,17.

Sugli altri mercati, i futures i commodities, i futures sul petrolio subiscono un calo dell’1,85% in area 88 dollari l’oncia ai minimi di seduta. Le quotazioni d’oro lasciano sul campo lo 0,10% a $1.732,60. Quanto ai Treasuries, prezzi sotto pressione con i rendimenti sul benchmark decennale che guadagnano 3 punti base all’1,57%.