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Borsa Milano in rosso. Italia nel caos, spread sfiora quota 330

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Milano – Le incertezze politiche in Italia colpiscono Piazza Affari, mentre torna a salire lo spread tra Btp e Bund. La Banca Centrale Europea prevede una bassa inflazione e una ripresa economica nell’area euro non prima della seconda meta’ del 2013. L’Eurotower ha inoltre tagliato le stime sul Pil del 2012 e dell’anno prossimo.

La Borsa di Milano si e’ cosi’ staccata dal resto del gruppo europeo, perdendo quota rispetto agli altri mercati del continente. Il listino Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,75% a 15.835,22 punti, ma aveva accusato cali anche peggiori a fine mattinata. Forti le vendite sull’euro dopo le parole di Draghi. Male Saipem, coinvolta in uno scandalo in Algeria. Maglia rosa per Mediaset. Il rischio di disintegrazione della maggioranza parlamentare ha poi spinto in ribasso i prezzi dei Btp, scesi per un secondo giorno di fila. Il rialzo dei rendimenti e’ il piu’ marcato degli ultimi quattro mesi. Alle 11 circa, dopo l’annuncio del PdL, in una manciata di minuti lo spread ha guadagnato 10 punti.

“Il rischio politico e’ chiaramente aumentato oggi in Italia, anche se Monti e’ riuscito a sopravvivere”, ha osservato a Bloomberg Nick Stamenkovic, strategist del debito fisso di RIA Capital Markets. “E’ il fattore che ha compromesso l’andamento dei bond dell’area periferica e in particolare dell’Italia, sostenendo al contempo i bund”.

Segno positivo a Londra (+0,27%), Francoforte (+1,11%) e Parigi (+0,43%). L’indice di riferimento Eurostoxx 50 e’ avanzato +0,5%. Poco variato l’euro, a $1,306. In Usa buone notizie dal mercato del lavoro, con le richieste di sussidio di disoccupazione, che sono calate piu’ del previsto. Domani appuntamento con il cruciale report occupazionale governativo relativo al mese di novembre. La Bce ha rivisto al ribasso l’outlook dei prezzi al consumo, con il numero uno dell’istituto Mario Draghi che ha avvertito in conferenza stampa come l’attività economica continuerà a essere debole anche nel 2013, prima di riprendersi: “L’attivita’ sara’ debole anche l’anno prossimo”.

In Italia sono state le tensioni politiche a mettere sotto pressione i mercati. Di fatto, il Pdl ha staccato la spina al governo Monti, decidendo di non partecipare al voto di fiducia sul decreto Sviluppo. L’esecutivo ora non ha più la maggioranza e si apre la crisi di governo. Tanto che il capogruppo al Senato del PD, Anna Finocchiaro, ha chiesto al primo ministro di salire al Quirinale.

Un avvertimento in tal senso era arrivato già nella serata di ieri con la nota di Silvio Berlusconi, in cui l’ex premier aveva affermato che l’Italia è sul baratro e che i suoi gli chiedono di ricandidarsi. Ad accendere la miccia e’ stato il ministro dello Sviluppo Corrado Passera, che ha detto di vedere negativamente un eventuale ritorno in campo del Cavaliere.

L’indice Ftse Mib ha cosi’ azzerato tutti i guadagni della prima mattinata e il differenziale dei rendimenti decennali tra Italia e Germania e’ volato anche oltre +5%, verso quota 330 punti base, pochi giorni dopo la discesa sotto la soglia psicologica di 300, fino all’area dei 292 punti, che equivalgono ai minimi dell’era Monti.

Val la pena ricordare le parole pronunicate in quell’occasione da Monti, che aveva fissato come obiettivo quello di vedere lo spread scendere a 287 punti, esattamente la metà del valore che si e’ ritrovato quando aveva preso le redini dell’Italia, sostituendo proprio Berlusconi.

Reazione dello spread e mercati che attaccano l’Italia: si ripete il copione che il paese conosce da tempo e che vede protagonista l’equazione tra tensioni politiche e balzo degli interessi. A comandare e’ la speculazone. L’attacco rischia di vanificare tutti gli sforzi che sono stati compiuti finora e che si sono tradotti in severe misure di austerity di cui hanno fatto le spese i cittadini italiani, provocando la recessione nel paese, e che hanno invece risparmiato le grandi banche.
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Le notizie negative per l’Europa non finiscono qui: S&P ha tagliato il rating sulla Grecia a selective default, motivando la propria decisione con lo scetticismo sulla capacità del paese di far fronte alla richieste dei creditori internazionali attraverso l’operazione di buyback sul debito.

Notizie no anche per il Regno Unito, con Fitch che ha affermato che la tripla AAA è a rischio. Niente di buono neanche per la Francia, che vede la disoccupazione balzare ai massimi in 13 anni. In tutto questo si esprime anche Moody’s, affermando che il 2013 sarà un anno ancora difficile per le imprese europee.

Tra le notizie societarie, occhio allo scandalo Deutsche Bank che, secondo alcune rivelazioni, avrebbe nascosto una maxi perdita di $12 miliardi per evitare il suo salvataggio da parte del governo tedesco.

BTP – Spread Italia-Germania a 10 anni riduce lievemente i rialzi rimanendo in solido rialzo con +3,52% a quasi 327 punti base, ma era arrivato oltre quota 330; tasso sui BTP decennali +1,57% al 4,57%. Tassi spagnoli +1,70% al 5,50%.

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Peggiora in maniera evidente la situazione sul listino. Sui bancari prevale ora il segno negativo, con MPS -0,85%, Bper -1,33%, BPM -1,59%, Banco Popolare -1,37%, Intesa SanPaolo -1,68%, Ubi Banca -1,76%, Unicredit -0,86%. Segni meno anche su A2A -3,26%, Finmeccanica -1,34%, Exor -1,79%, Telecom Italia -1,74%, Saipem sotto osservazione dopo il forte calo di ieri, dovuto alle dimissioni dell’amministratore delegato a seguito di una vicenda di corruzione. Il titolo registra un tonfo fino a -18% per limitare le perdite a -7,28%. Riunione Telecom Italia, si potrebbero avere novità sul fronte dello scorporo della rete e della vendita di Telecom Italia Media. Titolo MPS sempre nel mirino, il rating è stato portato a spazzatura da Standard & Poor’s. Mediaset +2,32%.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro scende -0,29% a $1,3028; dollaro/yen -0,15% a JPY 82,34; euro/yen -0,37% a JPY 107,35. Sul fronte valutario, il consiglio è di evitare di posizionarsi sul mercato in concomitanza della pubblicazione di dati cruciali, in quanto la volatilità di prevede periodo potrebbe generare una “cattura di stop loss”, dando vita a una “cattiva esecuzione”, causa la mancanza di liquidità per certi livelli di prezzo.

Sul fronte delle commodities, commodities, i futures sul petrolio -1,45% a $86,61 al barile, mentre le quotazioni dell’oro -0,26% a 1.689,40 l’oncia.

GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA

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– Borsa: Listino Accelera, Ftse Mib +0,88%.

– Borsa: Tonfo Saipem (-10%), Corre Mediaset (+4,35%).

– Fiat/ Passera: Preoccupati per risultati e andamenti.

– Draghi batte Monti nella classifica di Forbes.

– Borsa: piazze cinesi chiudono in calo, Shanghai -0,13%.

– Borsa: europee aprono in moderato rialzo, Parigi +0,33%.

– Borsa Tokyo: Nikkei Chiude In Rialzo (+0,81%).

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