New York – Le buone notizie dal mercato del lavoro, con il reporto occupazionale che si e’ rivelato migliore del previsto nonostante l’impatto dell’uragano Sandy, fanno fare un bel balzo al mercato azionario americano e al biglietto verde.
In novembre sono stati creati 146 mila posti di lavoro e il tasso di disoccupazione e’ sceso al 7,7%, ai minimi di dicembre 2008. I dati del mese precedente sono stati rivisti in ribasso a 138 mila da 171 mila.
Lo rende noto il Dipartimento del Lavoro statunitense. Il motivo principale per cui la percentuale e’ scesa ai minimi da settembre 2010 e’ da ricercare nel calo del tasso di partecipazione alla forza lavoro: il livello e’ sceso dello 0,2% al 63,6% (vedi grafico a fianco). Il numero complessivo di persone escluso dal mondo del lavoro e’ aumentato di circa 540 mila unita’ a quota 88 milioni e 883 mila.
Un’altra nota negativa: nei due mesi di settembre e ottobre i dati sono stati ritoccati in peggio (-49 mila posti creati rispetto a quanto riportato in precedenza).
Le attese erano secondo Bloomberg per la creazione di 85 mila posti e per un tasso invariato al 7,9%. Secondo gli economisti interpellati da Briefing erano per la creazione di 90 mila unita’ e per un tasso di disoccupazione all’8%.
La crescita del numero delle assunzioni “e’ ancora troppo lenta per cambiare il quadro occupazionale, ma e’ solida e continua”, dice a Bloomberg James Glassman, senior economist di JP Morgan Chase. “Se guardi all’anno nel suo complesso, ci sono diverse ragioni per essere ottimisti”.
In seguito alla pubblicazione dei dati migliori del previsto, i futures sui principali indici della Borsa Usa hanno preso a correre, con il dollaro che si e’ portato sui massimi di seduta, riducendo i cali a $1,2895 (-0,7%).
Il reddito per ora lavorativa e’ aumentato dello 0,2% contro il +0,1% previsto. La media di ore lavorate per settimana e’ stata di 34,4, come da attese.