Roma – L’economia dell’Eurozona sta andando peggio delle previsioni. Le misure di austerity l’hanno messa in ginocchio e il risultato è che la Bce si trova costretta a rivedere al ribasso l’outlook, sia per il 2012 che per il 2013.
In particolare, l’Eurotower prevede ora una contrazione del prodotto interno lordo in termini reali, quest’anno, compresa tra -0,6% e -0,4% – contro il range -0,4%/-0,2% delle precedenti previsioni. Per il 2013 le stime sono di un Pil che farà tra -0,9 e +0,3%, contro il precedente range -0,4%/+1,4%, mentre per il 2014 si parla di una forchetta tra +0,2% e +2,2%.
L’istituto di Francoforte parla chiaramente di “rischi al ribasso per le prospettive economiche dell’area dell’euro” connessi “in prevalenza alle incertezze sulla risoluzione delle questioni del debito sovrano e della governance nell’area dell’euro, ai problemi geopolitici e alle decisioni di politica di bilancio negli Stati Uniti”.
Tali fattori “potrebbero ripercuotersi sul clima di fiducia per un periodo più lungo di quanto ipotizzato al momento e ritardare ancora la ripresa degli investimenti privati, dell’occupazione e dei consumi”.