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Wall Street chiude in rialzo dopo svolta nei colloqui sul budget

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New York – Altra seduta positiva per Wall Street dopo che ieri i tre indici principali hanno terminato gli scambi sui massimi intraday. Aiuta l’avvicinamento di un’intesa bipartisan sul fiscal cliff. Sembra che si vada verso l’accordo sui termini indicati dal piano B avanzato da John Boehner, speaker della Camera. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,87% e chiuso a quota 13350,50; il Nasdaq è cresciuto dell’1,46% a 3054,53 punti.

Secondo quanto riferito a Reuters da fonti vicine alle trattative, il presidente Democratico Barack Obama avrebbe concesso ai Repubblicani, che detengono la maggioranza al Congresso Usa, di mantenere gli attuali sgravi alle imposte su tutte le categorie a eccezione dei redditi uguali o superiori ai 400.000 dollari l’anno.

L’inquilino della Casa Bianca si era detto finora inflessibile sulla soglia dei 250.000 dollari, mentre i repubblicani continuano a respingere l’ipotesi di qualsiasi stretta sui redditi inferiori al milione.

Obama ha fatto un passo in direzione dell’opposizione repubblicana anche alleggerendo da 1.400 a 1.200 miliardi la quota di aumenti alle imposte prevista dal piano decennale per la riduzione del deficit federale.

Boehner, principale negoziatore Repubblicano, mette sul tavolo la soglia massima di 1.000 per la stretta fiscale. Sembrano anche lievemente meno divergenti le posizioni delle due parti politiche in materia di tagli alla spesa.

A livello settoriale, occhio alle big della finanza dopo che l’analista Meredith Whitney ha detto di essere diventata rialzista sui titoli bancari.

Nell’after hours sale Oracle (circa il 2%) dopo che la società ha riportato nel secondo trimestre utili per azione pari a 64 centesimi, oltre le attese del mercato. Nello stesso periodo il fatturato ha raggiunto 9,1 miliardi dagli 8,8 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.

Il primo dato macro di oggi non ha dato vita a particolare reazioni da parte del mercato, trattandosi peraltro di un market mover non particolarmente rilevante. Nel terzo trimestre il disavanzo delle partite correnti e’ sceso a -$107,5 miliardi contro il saldo negativo di -$104,2 miliardi previsto dagli analisti. Si tratta del livello piu’ basso da quasi due anni.

L’altro dato pubblicato riguarda l’immobiliare e ha visto la fiducia dei costruttori di case salire ai massimi dal 2006.

In ambito valutario, l’euro in rialzo dello 0,11% a $1,3178; dollaro/yen piatto a JPY 83,87; euro/yen +0,08% a JPY 110,52.

Quanto al comparto energetico, i commodities, i futures sul petrolio fanno +0,62% a $87,74 al barile, mentre le quotazioni dell’oro +0,21% a $1.701,80 l’oncia. Il rendimento sui titoli di stato decennali scambia sui livelli di ieri dell’1,77%, che equivale anche ai massimi di sette settimane.