LEGNANO (WSI) – Ci troviamo a lavorare all’interno di mercati che risultano estremamente chiari dal punto di vista dei movimenti correlativi. Semplicemente, non ci sono, e quando ci sono, durano poco.
Dal punto di vista macroeconomico non abbiamo grandissimi market mover ai quali affidarci, per cui a costo di risultare ripetitivi, consigliamo di affidarsi all’analisi dei livelli tecnici prima di prendere qualsiasi decisione dal punto di vista operativi.
Non dobbiamo dimenticarci infatti che i movimenti si formano quando gli ordini, siano essi a mercato o pendenti, vengono colpiti dai prezzi, che in questo modo sono in grado di salire o di scendere in base alla legge di domanda ed offerta di un bene (in questo caso parliamo di strumenti finanziari).
E questi ordini, come vengono piazzati dagli investitori? In gran parte facendo attenzione ai livelli tecnici, sia di breve che di medio periodo, in quanto non esistono ancora prospettive utili per aiutare nell’acquistare o vendere una valuta contro un’altra, sulla base di scenari macroeconomici di medio periodo, sui quali è ancora difficile formarsi aspettative razionali.
L’unico versante sul quale si può ragionare in questi termini risulta essere il Giappone (che tra l’altro si è dimostrato incline all’acquisto dei titoli emessi per la prima volta ieri dall’ESM, che ha effettuato la prima asta a 3 mesi, per un importo pari a 1.93 miliardi a tassi negativi sui tre mesi – -0.0324% con bid to cover pari a 3.2) e la potenziale svalutazione dello yen, ma anche qui le aspettative hanno cominciato a cessare i propri effetti sui prezzi, che soprattutto durante gli ultimi giorni dell’anno hanno portato alla discesa della moneta del Sol Levante sia contro dollaro che contro euro.
Occorreranno ora nuovi rumor e soprattutto notizie concrete affinche tali movimenti possano realizzarsi. Detto questo, ci troviamo di fronte ancora ad una fase di scarico, dopo la forte volatilità vissuta all’inizio dell’anno ed ora, che però forniscono buoni livelli da curare per l’operatività soprattutto intraday.
Vediamo quali risultano essere i principali per la giornata odierna, non prima però di ricordare a chi detiene soprattutto posizioni overnight sul dollaro australiano, che questa notte verranno rilasciati molti dati sull’andamento dell’economia cinese, che come sappiamo risulta essere, molto spesso, determinante per l’andamento della valuta australiana in quanto i due Paesi risultano essere molto legati dal punto di vista della fornitura delle materie prime.
EurUsd
La moneta unica europea ci ha regalato un fortissimo supporto in area 1.3000 ed un ottimo livello di resistenza intorno a 1.3150 (estendibile fino a 1.3160 data la presenza, su un grafico orario, di numerosi livelli di minimi statici precedenti). Questi risultano essere, a nostro parere, i principali punti che devono essere rotti per portare ad evoluzioni importanti dell’andamento dell’EurUsd, che altrimenti potrebbe continuare a muoversi all’interno di essi. 1.3100 ed 1.3050 possono essere considerati come i livelli da tenere sotto osservazione in mattinata, tenendo conto che sul primo passano i massimi della notte e la media a 100 periodi oraria, che possono fornire buoni spunti ribassisti dato il risk reward dell’operazione (con target intorno al supporto). Un superamento di 1.3110 diviene necessario per vedere tentativi di ritorno sulle resistenze principali. In caso di approfondimento sotto 1.3045, possibilità di assistere a tentativi di raggiungimento dei supporti principali.
UsdJpy
Il UsdJpy questa notte ha mostrato una buona volatilità con spunti rialzisti in seguito alle prese di profitto che sono avvenute sul Nikkei e sui deboli rumor di possibile interventismo da parte del governo e della banca centrale. Il trendo orario ribassista di breve, cominciato con il doppio massimo della befana, risulta ora compromesso, anche se diventa determinante la rottura a rialzo dei primi massimi statici precedenti passanti a 87.60 (se rotti possiamo vedere 87.90, dove si giocherà la partita). Si tratta di una possibile figura a bandiera rialzista dato il trend principale a rialzo, che fino a quando non si romperà 86.50 sarà da considerare ancora buono, non dal punto di vista della linea di trend indicata, ma dal punto di vista della direzionalità del movimento principale. Un ritorno sotto 87.30 può portare verso la figura.
EurJpy
Continua la fase laterale per l’EurJpy, che ha confermato la validità dell’area passante intorno a 113.50 e che ora sta scambiando a metà tra il 114.00 ed il 115.00. Operativamente vale la pena di cominciare a pensare a potenziali vendite di euro (proprio mentre scriviamo ci troviamo intorno alle due medie a 21 e 100 orarie, che rappresentano, insieme a 114.70, un’ottima area da sfruttare per il r/r, dato anche il posizionamento dello stocastico in zona di ipercomprato. Se dovessimo rompere a rialzo 114.85 cambierebbe lo scenario descritto, con potenziali tentativi di raggiungimento di 115.25, ed in estensione di 115.40.
GbpUsd
Di difficile interpretazione la sterlina inglese, che ieri è scesa molto bene insieme all’euro e che ben sopra 1.6000 ha interrotto il suo movimento. Forte dunque questo livello da seguire che rappresenta un buon supporto, raggiungibile nel caso in cui il pull back su 1.6100, possibile in caso di rottura rialzista della congestione di questa notte passante tra 1.6030 e 1.6070, dovesse far girare il mercato a ribasso, fornendo buoni spunti dal punto di vista del rapporto rischio rendimento per vendere sterline (qui passa anche la media a 100 periodi). Un superamento a rialzo di 1.6100 potrebbe portare a false rotture, che potrebbero farci vedere 1.6130 prima di girare nuovamente a ribasso e che soltanto in caso di rottura a rialzo di quest’ultimo punto di resistenza, potrebbero divenire definitive. Se il mercato decidesse di scendere subito, senza tentare i pull back visti, sotto 1.6025 possono esserci buone possibilità di attaccare il supporto principale, che se dovesse mollare porterebbe a tentativi verso 1.5960.
AudUsd
Fase di forte congestione per l’Australiano, che può essere tradato in laterale tra 1.0470 e 1.0520/30. In caso di superamento di un livello o dell’altro potremmo vedere accelerazioni nell’ordine dei 25 punti.
XauUsd
L’oro si trova vicino alle resistenze di breve periodo individuabili in 1,667.50, dove è possibile valutare vendite con target sotto 1,660.00, livello da seguire per eventuali approfondimenti senza passare per le resistenze, in grado di riportare in questo caso i prezzi intorno a 1,650.00. Se viene superato 1,668.50 possiamo vedere tentativi di ritorno sopra 1,670.00.
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