LEGNANO – Oggi, per la seconda volta dall’inizio dell’anno, l’Europa sarà sotto i riflettori e si ricomincerà a ragionare sulla bilancia Europa/Usa, dopo che per tutto il finire del 2012 e per l’inizio di quest’anno gli Usa sono stati i grandi protagonisti, a causa della questione Fiscal Cliff che, come previsto, è stata per ora accantonata dal mercato e dagli analisti in attesa di nuove decisioni su come diminuire il deficit a stelle e strisce.
Seconda apparizione sotto i riflettori perché, dopo la prima emissione di bond da parte del fondo di stabilità europeo ESM all’interno della quale sono stati collocati 1.93 miliardi a tassi negativi sui tre mesi (-0.0324% con bid to cover pari a 3.2), il che come vedremo tra poco, non ha portato grosse reazioni sui mercati, oggi sarà il turno di Draghi e del suo direttivo, che alle ore 13.45 italiane deciderà sui tassi di interesse e alle ore 14.30 presiederà la consueta conferenza stampa, all’interno della quale speriamo non si vada a parlare soltanto della nuova banconota da 5 euro che verrà messa in circolazione.
Scherzi a parte, durante le riunione di oggi crediamo che Draghi non vada a tagliare i tassi di interesse (anche se crediamo che questa sia la mossa giusta da fare, soprattutto di fronte alle politiche di austerità che stanno mettendo in ginocchio l’Europa e che, presumibilmente, continueranno purtroppo a farlo) e crediamo altresì che verranno effettuati discorsi sull’anno entrante, provando a fornire prospettive di ripresa per l’economia, che molto probabilmente verrà dipinta come ancora in stallo.
Anche i tassi sui depositi pensiamo non vengano toccati e l’attenzione degli analisti sarà rivolta alla dicotomia tra salvataggio dell’euro (argomento principale di tutto il finire del 2013) e l’attenzione alla crescita, quello che tutti ci auspichiamo avvenga.
Infatti, se il presidente della BCE lascerà trapelare qualsiasi nota di ottimismo circa il futuro, questo potrebbe avere effetti benefici nel breve termine sui mercati, che potrebbero così tentare di prendere una direzionalità a rialzo sull’euro e sugli azionari europei, anche se, di fatto, una politica di wait and see è quella che ci attendiamo per oggi, con una BCE ferma sulle sue decisioni, in attesa di valutare nuovi dati macroeconomici prima di prendere decisioni di qualsiasi sorta, anche in virtù del fatto che in Italia la situazione politica non è ancora definita e, fino a prova contraria, pesiamo ancora abbastanza sulle sorti europee.
Oltre a questo, comincia ad esserci diversa carne sul fuoco sulla quale ragionare, a partire dalle aste di titoli di stato di Spagna ed Italia, che collocheranno in giornata rispettivamente 5 miliardi di Btp e 8.5 miliardi di Bot (domani i Btp per l’Italia, che vede uno spread intorno ai 280 punti con rendimenti a 10 anni intorno a 4.27%) fino ad arrivare all’agenzia di rating Standard & Poor’s, che ha rilasciato una dichiarazione secondo cui il 2013 potrebbe essere effettivamente l’anno di stabilizzazione per l’eurozona, a patto che le strade intraprese fin’ora continuino.
Un’ultima nota prima di passare all’analisi dei livelli tecnici di riferimento per la giornata odierna riguarda la Cina, ed indirettamente l’Australia. Il warning rilasciato ieri mattina da FXCM per chi aveva posizioni in dollari australiani si è rivelato valido, in quanto i dati migliori delle aspettative per quanto concerne i risultati soprattutto dell’export del gigante asiatico (incremento del 14.1% delle esportazioni, con una bilancia commerciale in surplus di ben 10 miliardi in più rispetto ai 20 attesi) hanno prodotto ottime salite dell’aussie, avvenute dopo il periodo di consolidamento che tra poco vedremo.
EurUsd
Molto buono il livello di resistenza individuato ieri in 1.3100 per il raggiungimento del target posto a 1.3050. Per quanto riguarda la giornata odierna, la BCE potrebbe portare forte volatilità sul cambio, i cui livelli di attenzione principale continuano ad essere 1.3150 e 1.3000, la cui rottura diviene necessaria per assistere a movimenti direzionali. Il superamento di 1.3035 a ribasso diviene necessario per assistere a tentativi di attacco ai supporti indicati, mentre se dovessimo vedere ritorni sopra 1.3110 potremmo pensare di vedere la moneta unica verso le resistenze.
UsdJpy
Il superamento di 87.60 ha portato al raggiungimento di 87.90, livello vicino a quell’88.00 dove il mercato ha tentato delle correzioni ribassiste contenute bene dalla media mobile oraria a 21 periodi, che ora funge da supporto dinamico e che è stata in grado di riportare i prezzi sopra 88 figura, che rappresenta ora il punto di supporto statico più importante da seguire. Un ritorno sotto 87.85 diventa necessario per assistere a tentativi di discesa verso 87.60, mentre un superamento dei massimi della notte potrebbe riportare sui massimi di inizio gennaio intorno a 88.45.
EurJpy
Anche le resistenza indicate sull’EurJpy hanno fornito ottimi spunti operativi, con il mercato che è stato in grado di rivedere 114.00 dopo aver raggiunto area 114.75, prima di assistere ad una ripartenza dettata dai movimenti visti sul UsdJpy. Il superamento a rialzo di 114.85 ha portato ad un primo tentativo di raggiungimento di 115.00 (andato a buon fine) per poi assistere ad una forte correzione, contenuta anche in questo caso dal passaggio delle medie a 21 e 100 orarie, che hanno incrociato a rialzo e che ora restituiscono in 114.75 il punto di supporto più importante da seguire. Qui passano infatti la media a 21 ed i punti statici, individuando un’area dove è possibile ipotizzare acquisti di euro, tenendo conto che un un ritorno sotto 114.65 potrebbe essere propedeutico a discese verso 114.50. Una rottura rialzista di 115.25 risulta necessaria per assistere all’attacco delle resistenze principali, passanti per 115.50.
GbpUsd
Continua la difficile interpretazione dei movimenti della sterlina, che continua a mantenersi in una fase di debolezza relativa ma sopra i supporti di 1.6000. La rottura a rialzo di 1.6070 ha fornito falsi spunti per il raggiungimento di quello che credevamo essere il punto principale di resistenza (1.6100), dove andare a vendere il cable, che ha cominciato a scendere una volta raggiunta l’area di 1.6080, andando ad accelerare bene sulla rottura ribassista di 1.6030. Dovessimo assistere a nuovi tentativi di rottura dei supporti, potremmo attenderci il raggiungimento di 1.5960, mentre in caso di rottura rialzista di 1.6045, il mercato potrebbe tentare di riportarsi sui massimi di ieri, che soltanto in caso di salto possono portare a tentativi verso 1.6100, che a questo punto potrebbe lasciare strada verso 1.6130. Attenzione in questo caso alle false rotture, che diverrebbero definitive soltanto in caso di superamento di quest’ultimo livello.
AudUsd
Dopo la fase di congestione vista nei giorni scorsi tra 1.0470 e 1.0520/30 i dati cinesi hanno aiutato alla rottura delle resistenze, che hanno portato all’accelerazione di 25 punti ed oltre con prospettive di raggiungimento di area 1.0580. Qui dal punto di vista del risk reward possono essere impostate operazioni di vendita di australiano, con target sulle zone di congestione della notte, tenendo conto che un superamento delle resistenze potrebbe portare al raggiungimento di 1.0600, dove è possibile assistere a false rotture rialziste.
XauUsd
Per l’oro i livelli visti ieri risultano essere ancora buoni. Un superamento di 1,668.50 risulta necessario per assistere a risalite sopra 1,670.00, mentre in area 1,667.50 passano ancora le resistenze di breve dove è possibile valutare vendite con target sotto 1,660.00, livello da seguire per eventuali approfondimenti verso 1,650.00.
UsOil
Fase laterale ben definita per il petrolio che fornisce a 93.85 le resistenze e a 92.70 i supporti. Buone possibilità di vendita per il r/r sulle resistenze, tenendo conto che un superamento di esse (valutabile sopra 93.90 per un’operatività di breve e sopra 94.25 per rotture definitive) potrebbe portare a forti strappi rialzisti.
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