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Ftse Mib, analisi ciclica: 50% di chance di un forte rialzo

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NEW YORK (WSI) – Ci troviamo in un momento critico per l’analisi ciclica della borsa italiana e potremmo essere costretti a una revisione delle previsioni di lungo periodo. Oltre ai segnali rialzisti menzionati nel report della settimana scorsa (euro che si rafforza, tassi di lungo periodo in crescita, indicatore di carry trade impennato), non possiamo ignorare segnali importanti come la discesa dell’oro, notoriamente antitetico alle borse e che potrebbe già aver svoltato al ribasso.

Inoltre, in un report del 2012 accennammo alla massa di liquidità iniettata dalla BCE nei mercati finanziari, che, secondo le nostre analisi, avrebbe avuto i suoi effetti nella prima fase del 2013, casualmente proprio a ridosso delle elezioni italiane. In sostanza, resta da capire se tutti questi segnali sono passeggeri o se indicano una vera svolta rialzista di lungo periodo della borsa italiana e quindi anticipatamente rispetto alle previsioni di analisi ciclica che vedono la chiusura di un ciclo quarantennale nell’estate del 2013 segnato un minimo molto profondo per la borsa italiana.

Naturalmente l’analisi ciclica non è una scienza esatta e nulla è scritto sulla pietra, pertanto è perfettamente ragionevole contemplare la possibilità che a luglio 2012 sia già partito (con un anno di anticipo) un nuovo ciclo epocale che porterà anni di rialzo in cui la borsa italiana farà meglio della sua rivale tedesca. Tant’ è vero che i prezzi hanno già penetrato la media mobile e trend-line del ciclo quinquennale, prospettando una svolta rialzista di lungo periodo.
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Quando tale penetrazione sarà accompagnata da velocità crescente avremo la conferma che è partito un rialzo importante, ma per ora le possibilità rimangono ancora al 50%. Dall’altra parte abbiamo il modello standard che prevede un nuovo minimo nell’estate 2013 prima di svoltare definitivamente al rialzo (in figura vediamo la struttura del ciclo decennale). Sappiamo che la borsa italiana si è sempre adeguata a questo modello, pertanto, prima di abbandonare una formula che funziona da tantissimi anni abbiamo bisogno di prove serie e concrete. Inoltre, la possibilità di un’ultima gamba ribassista è tutt’altro che scongiurata anche per l’incombere delle elezioni politiche, che potrebbero aprire scenari insospettati e una conseguente fase d’incertezza e turbolenza.

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