NEW YORK (WSI) – Ancora una chiusura contrastata per Wall Street. A preoccupare gli investitori sono i timori sui conti pubblici degli Stati Uniti dopo l’alert lanciato dal presidente Barack Obama e la minaccia dell’agenzia di rating Fitch di abbassare la valutazione dal top, ovvero tripla AAA.. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,20% e chiuso a quota 13534,89; lo S&P’500 ha segnato un rialzo dello 0,1%. Segno meno per il Nasdaq che ha perso lo 0,22% a 3110,78 punti affossato da Apple (-3,2%). Nomura ha tagliato il suo target price per il titolo dell’impresa della mela a $530 .
“Se il Congresso non alzerà il tetto sul debito pubblico, l’America non sarà più in grado di onorare i suoi impegni” e andrà in default, ha detto Obama, sottolineando al contempo che non si piegherà al “ricatto” dei Repubblicani, che chiedono un taglio alle spese federali, in cambio di un innalzamento del tetto sul debito. Il limite è ora fissato a 16.400 miliardi di dollari.
“La questione del tetto sul debito implica maggiore incertezza – ha detto in una intervista a Bloomberg Tom Wirth, senior investment officer di Chemung Canal Trust, a Elmira, New York – Il Congresso ci porterà sull’orlo del precipizio ancora una volta”.
Misti i segnali in arrivo dall’economia, con le vendite al dettaglio di dicembre salite oltre le stime e l’indice NY Empire, che ha deluso, segnando una contrazione per il sesto mese consecutivo. Resi noti anche i prezzi alla produzione, in calo più di quanto atteso.
Particolare attenzione merita il dato sui prezzi delle case diffusi dalla società Corelogic, +7,4% a novembre: si tratta dell’incremento più forte dal 2006. Comunicate anche le scorte aziendali, che nel mese di novembre sono salite +0,3%, a fronte di un incremento +1% delle vendite.
Intanto il bilancio della Federal Reserve ha raggiunto un nuovo record: il suo numero uno Ben Bernanke ripenserà ai programmi di allentamento monetario, si chiedono gli investitori? Nel discorso proferito nella giornata di ieri, il timoniere della fed ha rassicurato in qualche modo i mercati, affermando che la Banca centrale americana continuerà a sostenere l’economia. Un’economia che rimane, a detta delle sue stesse parole, “relativamente fragile”.
Sul versante delle notizie societarie, sono iniziati a circolare rumor circa un buyout e un’uscita dalla borsa del titolo Dell. E’ cosi’ che le quotazioni del gruppo di computer e stampanti continuano la loro corsa: al momento segnano un +4%, dopo il balzo +13% della vigilia. Dell ha perso -43% negli ultimi cinque anni, contro il guadagno +3,5% dello S&P 500.
Tra altri titoli da monitorare, United Continental Holding, che perde dopo la bocciatura di JP Morgan, che ha rivisto il rating da “overweight” a “neutral”.
In ambito valutario, l’euro accelera al ribasso con -0,28% a $1,3334. Dollaro/yen -0,70% a JPY 88,83. Euro/yen -0,94% a JPY 118,58.
Sul fronte delle commodities, i futures sul petrolio -0,25% a $93,90. Oro +0,59% a $1.679,30 Quanto ai Treasuries, i rendimenti sul titolo di stato americano decennale in calo all’1,815%.
I TITOLI MARKET MOVER
ADDIO DI DELL A WALL STREET?
ANALISI DATO VENDITE AL DETTAGLIO