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Usa nel vicolo cieco delle armi. Nuova sparatoria in college

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NEW YORK (WSI) – Mentre il presidente americano, Barack Obama, si batte contro le lobby delle armi, un’ennesima sparatoria torna a far versare sangue negli Stati Uniti. Un giovane ha aperto il fuoco in una business school a St. Louis in Missouri, la Stevens Institute and Arts nel centro della città, uccidendo almeno 2 persone. Stando alle prime ricostruzioni il ragazzo avrebbe aperto il fuoco contro un veicolo che si trova nel parcheggio, uccidendo un uomo di 50 anni e una donna di 20, e poi avrebbe puntato l’arma contro di sé.

Il suo obiettivo sarebbe stato quello di colpire un consigliere finanziario dell’università. L’episodio è avvenuto alle 14 ora locale (le 21 in Italia). La polizia ha rinvenuto l’arma del delitto, una pistola semi automatica. Al momento della sparatoria, nel college vi erano circa 30 studenti. Gli edifici sono rimasti chiusi per più di un’ora prima del via libera della polizia per uscire. In una conferenza stampa, il capo della polizia locale, Minor Allen, ha spiegato che un uomo si è presentato alla stazione di polizia dicendo di essere informato sui fatti ed è stato sottoposto ad interrogatorio. Secondo Allen, si tratta probabilmente di una questione personale, non è legata all’istituto universitario.

Ma intanto il sospettato, uno studente dello stesso istituto, sarebbe stato messo sotto custodia secondo quanto riferito dalla rete FoxNews. Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza che vede in primo piano l’uso di armi da fuoco da parte di cittadini negli Stati Uniti giunge a poche ore dalla presentazione – del presidente Obama – di una serie di proposte volte proprio a evitare ulteriori casi del genere dopo le recenti stragi nelle scuole.

Intanto la lobby americana delle armi risponde al fuoco definendo il presidente un “ipocrita elitario”: “Per caso – si chede nello spot la National Rifle Association, le sue figlie sono migliori delle nostre?”.