MILANO (WSI) – Rialzi attorno al mezzo punto percentuale per le principali piazze finanziarie europee. Dagli Stati Uniti sono arrivati dati positivi, con le nuove domande di sussidi di disoccupazione, tornate ai livelli di fine luglio 2008. Livello piu’ alto del 2008 per i nuovi cantieri edili. Trascinato da Mediaset (+9,14%) e Fiat (+5,71%), l’indice Ftse Mib chiude in rialzo dell’1,43% a 17.587,35 punti. Telecom Italia postitiva nel giorno del CdA (+1,47%). L’indice di riferimento Stoxx Europe 600 Index è salito da inizio gennaio +2,2%.
Gli operatori della Borsa Milano hanno messo in secondo piano le indicazioni poco confortanti arrivate dal bollettino della Bce, che ha puntato il dito contro l’instabilita’ politica in Italia: incertezza che, secondo l’istituto, ha provocato una fuga di capitali dal paese.
Sul versante dei titoli di stato, boom di richieste per i Bot irlandesi, tassi in calo in Spagna. La Francia ha invece collocato i titoli di stato, dovendo pero’ alzare il rendimento.
Tornando al bollettino dell’Eurotower, si parla anche del peggioramento dei fondamentali del mercato del lavoro dell’Eurozona a causa della crisi in corso, confermando la fase di debolezza economica generale. Lo spread è in flessione in area 260 punti base, ma se da un lato i tassi dei titoli dell’area periferica dell’Eurozona sono in calo, è innegabile che le condizioni creditizie nel settore privato sono ancora difficili (vedi grafico sotto).
Detto questo, l’istituto guidato da Mario Draghi ha confermato i passi in avanti nel processo di risamento dei conti pubblici nel blocco e ha confermato la ripresa economica dalla metà del 2013.
Entrando nel dettaglio dei risultati dell’asta spagnola, l’esito è stato salutato con favore dagli analisti di IG Markets: “Madrid oggi ha emesso poco più di 4,5 miliardi di euro di titoli su scadenze 2015, 2018 e 2041. I rendimenti medi sono scesi soprattutto sulla parte più a breve della curva, con una domanda solida sul titolo 2018. L’asta è stata ancora una volta positiva, ma sicuramente non ha replicato il successo della scorsa settimana”.
Ancora, prosegue il report: “La decisione del Tesoro di tornare sul mercato a distanza di una settimana è stata dettata dal favorevole clima che c’è sul mercato governativo nella periferia dell’eurozona. Medesime scelte sono state fatte dal Tesoro italiano che ha visto emettere via sindacato il nuovo Btp con ordini pari a 11 miliardi di euro. In asta la Spagna continua a essere comprata meglio dell’Italia e questo per via delle pressioni negative arrivate nella seconda metà del 2012 su una possibile richiesta di aiuti da parte di Madrid. In ogni caso il Paese non può dirsi fuori dalla crisi e questo scenario potrebbe presto tornare a capovolgersi.”
Ennesime notizie no dal fronte del mercato immobiliare italiano, con la produzione di costruzioni che è crollata -17,9% su base annua.
Tra le notizie societarie di oggi, la maxi svalutazione che ha colpito Rio Tinto, che si è tradotta nelle dimissioni del suo amministratore delegato. Titolo sotto pressione, scende al minimo un un mese. Tra gli indici di settore scambiati sull’indice Stoxx 600, quello dei produttori di commodities è il peggiore, e cala al minimo in cinque settimane.
Brutte notizie anche per il comparto dei semiconduttori europeo, con le quotazioni di ASML che registrano la flessione più forte dallo scorso 17 ottobre, dopo che il principale fornitore di attrezzature chip in Europa ha dichiarato di prevedere vendite su base netta per l’intero 2013 a un livello simile di quello del 2012, contro +10% atteso.
Focus sulle indicazioni arrivate dal Beige Book della Fed, che hanno messo in evidenza un miglioramento dei fondamentali dell’economia Usa, grazie alle vendite di auto e di case; l’outlook rimane tuttavia molto cauto, visto che il mercato del lavoro mostra pochi segnali di miglioramento.
Azionario asiatico male in generale, con l’indice di riferimento dell’area MSCI Pacific Index che scende per la seconda sessione consecutiva dopo aver testato all’inizio di questa settimana il record degli ultimi 17 mesi. Seduta all’ottovolante per l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo, che a un certo punto sembrava orientato a segnare la perdita più sostenuta in due giorni dal settembre del 2011.
“Stiamo assistendo ad alcuni realizzi dopo i recenti guadagni – ha commentato in una intervista a Bloomberg Yoji Takeda, responsabile dei mercati azionari asiatici presso RBC Investment Management – Ma il profit taking avrà una durata temporanea. Le valutazioni sono un po’ più alte ma non ancora eccessivamente costose, e i dati macroeconomici sono ancora un fattore di sostegno per i titoli azionari”.
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Occhio però al fattore Cina: è infatti allarme default sui prestiti a breve.
BTP – Lo Spread Italia-Germania a 10 anni -1,39% a 263,76. Tasso BTP a 10 anni +0,03% al 4,17%. Indicazioni positive dal nuovo BTP a 15 anni, che ha stimolato una buona domanda, per oltre 11 miliardi di euro.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Maglia rosa Mediaset con +9,14%. Bene anche Telecom Italia nel giorno del CdA. Focus sulle banche dopo che Deutsche Bank ha rivisto i target di alcuni titoli, scegliendo Unicredit tra i favoriti. Il settore registra rialzi, mentre arriva la notizia-scandalo secondo cui la stessa banca tedesca avrebbe aiutato Monte dei Paschi di Siena a nascondere le perdite. Buy anche su Fiat +5,71%, dopo le dichiarazioni dell’amministratore delegato Sergio Marchionne. Tre i titoli negativi: Tenaris, Ferragamo e Diasorin.
Pirelli +1,68% dopo la nota positiva di UBS, che indica il titolo tra i più interessanti. Il titolo è sotto i riflettori anche per il possibile interesse per un ingresso nella catena di controllo da parte del fondo Investindustrial.
Balzo Mediaset, oltre +8% in apertura dopo che Credit Suisse ha ribaltato il giudizio dal precedente sottoperformare a sovrappesare.
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro +0,50% a $1,3355, dollaro/yen +1,04% a JPY 89,30. Euro/yen +1,54% a JPY 119,23. Da segnalare che, anche dopo il recente ritracciamento, la moneta unica continua a viaggiare attorno a $1,33, nonostante l’evidente erosione dei fondamentali dell’area euro, e in un contesto di mercati drogati.
Sul fronte delle commodities, i futures sul petrolio +1,27% a $95,43 al barile, oro -0,61% a $1.673.
TRA GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA
– Bce:incertezza politica ha allontanato investitori.
– Bce: inflazione sotto il 2% nel corso dell’anno.
– Bce: Anche Nel 2013 Economia Debole Nell’area Euro.
– Bce/ In Italia e Spagna fiducia consumatori calata più di media.
– Bce/ Occupazione area euro continua a peggiorare, subisce crisi.
– Borsa: Europa gira in rialzo con Bce, Milano +0,7%.
– Il Dreamliner non vola più. Sogni infranti per Boeing e Finmeccanica.
– Borsa: piazze cinesi chiudono in calo, Shanghai -1,06%.
– Paura default in Argentina: nuovo record per il mercato nero in dollari.
– Borsa Tokyo: Nikkei Chiude Piatto.
– Borsa Shanghai: Listino Chiude In Calo.
– Gazprom: Raddoppia Utile Nel 3* Trim A 10 Mld.
– Boeing: da Usa stop temporaneo ai 787 Dreamliner.
– Risparmio tradito. Unicredit condannata per aver omesso rischio Lehman Brothers.
– Crisi economica, senza prestiti non si arriva a fine mese.
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