La notizia ha dell’incredibile: Sabine Moreau è salita in macchina in una cittadina del nord del Belgio e ha impostato il navigatore dell’auto in direzione stazione di Bruxelles, dove aveva un appuntamento con un amico. Ma anziché raggiungere la meta prevista è andata a finire a Zagabria.
Il figlio, non vedendo tornare la madre a casa e allarmato dall’ingiustificato ritardo, ha avvertito la polizia locale.
«Ho impostato l’indirizzo sul gps e ho continuato a seguire le indicazioni, senza pensare a dove mi stavano portando» ha dichiarato Sabine.
Dopo due giorni e l’attraversamento di alcuni Paesi stranieri, la distratta guidatrice è stata rintracciata in Croazia da una telefonata degli agenti di polizia belga.
Secondo quanto riferisce il quotidiano online Nieuwblad, l’incauta signora nel corso del lungo viaggio si sarebbe fermata a fare rifornimento due volte e sarebbe anche rimasta coinvolta in un piccolo incidente.
Viene legittimamente da chiedersi come abbia fatto a non accorgersi dei cartelli che segnalavano l’attraversamento di uno Stato straniero e come non si sia affatto insospettita al cospetto di persone che parlavano una lingua diversa dalle due ufficiali del Belgio.