MILANO (WSI) – Borsa Milano scambia in rosso dopo una partenza promettente, che era stata alimentata dall’accelerazione del Pil cinese (la cui crescita rimane comunque la più bassa in ben 13 anni). A pesare sono le notizie scoraggianti dal versante economico interno: la ripresa in Italia dovra’ attendere, il Pil registrera’ una contrazione dell’1% quest’anno, secondo le stime di Bankitalia.
Il listino principale Ftse Mib accusa in chiusura un calo dello 0,19% a 17.554,13 punti, l’All Share incamera un risultato pari a -0,20%. Fa eccezione Mediaset che estende i forti rialzi di ieri (titolo +5,45% circa), con un boom di scambi. Passato di mano il 2,4% del capitale quando era passato meno di un’ora dall’inizio delle contrattazioni. Giornata di scadenze tecniche a Piazza Affari.
Stoxx Europe 50 Index -0,30%, dopo essere balzato al record dal febbraio del 2011 la scorsa settimana. Rialzo per la Borsa di Londra (+0,51%), mentre cedono quota Francoforte (-0,27%) e Parigi (-0,10%). Indicazioni positive, invece, dal fronte del mercato dei titoli di stato: lo Spread Btp Bund cala quasi -2% in sotto l’area dei 260 punti base.
Sul fronte economico europeo, focus sul calo a sorpresa delle vendite al dettaglio del Regno Unito sul dato relativo all’economia italiana del fatturato dell’industria che ha riportato a novembre un calo -0,2% su base mensile, scivolando -2,4% nella media degli ultimi tre mesi, su base trimestrale. Su base annua ancora peggio -5,4%. Ordinativi -0,5%, su anno -6,7%.
La stima di Via Nazionale sul Pil italiano è stata rivista al ribasso a -1% (da -0,2%), “per effetto del peggioramento del contesto internazionale e del protrarsi della debolezza dell’attività nei mesi più recenti”. Tuttavia, “lo scenario prefigura un ritorno alla crescita nella seconda metà dell’anno, sia pure su ritmi modesti e con ampi margini di incertezza”.
BRUTTE NOTIZIE PER L’ECONOMIA ITALIANA
Dalle stime di Bankitalia emerge che nel 2013 il Pil sara’ negativo a -1%, l’anno scorso il calo e’ stato superiore al 2%. In periodo di piena campagna elettorale per le elezioni di fine febbraio, l’outlook sulla congiuntura italiana è negativo anche nel lungo termine. Uno studio di PricewaterhouseCooper stima che tra 20 anni l’Indonesia e la Turchia saranno davanti all’Italia, che sarà superata poi anche dalla Nigeria. A tal proposito, attenzione al monito dell’ex membro della Bce Lorenzo Bini Smaghi, che striglia i candidati alle politiche 2013, affermando che si stanno limitando ad accusarsi a vicenda, senza proporre “misure idonee a risolvere i problemi dell’economia reale”.
Nel contesto di perenne incertezza che attanaglia l’Europa interna, il segretario al Tesoro Usa dimissionario Timothy Geithner ricorda che “L’Europa ha dovuto affrontare una strada (della ripresa dalla crisi) completamente diversa e molto più difficile e prolungata” di quella con cui gli Stati Uniti hanno avuto a che fare. E che alla fine il Continente è stato capace di arginare il rischio di “un collasso catastrofico”.
Bene il trend dell’azionario asiatico, in crescita per la prima volta in tre giorni, con l’indice di riferimento MSCI Asia Pacific Index +1,1%, al rialzo più sostenuto in un mese. I buy sono stati alimentati dalla pubblicazione del Pil cinese relativo al quarto trimestre del 2012 che, stando ai dati diffusi dal governo di Pechino, è salito +7,9%, rispetto alle stime di Bloomberg +7,8% e contro il +7,4% del trimestre precedente.
Sempre dalla Cina, diffuso il dato sulla produzione industriale di dicembre, +10,3%, e degli investimenti in asset fissi, +20,6% nell’anno.
“Alcuni rischi macroeconomici con cui i mercati continuano a fare i conti da due anni a questa parte si stanno smorzando – ha commentato Mark D. Luschini, responsabile strategist per gli investimenti di Janney Montgomery Scott, a Philadelphia, parlando nel corso di una intervista rilasciata alla televisione Bloomberg – L’intervento della Bank of Japan volto a indebolire lo yen dovrebbe tradursi in un miglioramento dei profitti per le multinazionali giapponesi. La storia della Cina è per un’accelerazione del Pil”.
Balzo dell’indice Nikkei, +2,9% alla chiusura record dall’aprile del 2010. L’indice è in crescita per la decima settimana consecutiva: si tratta dell’arco temporale più duraturo dall’aprile del 1987; yen scambia al minimo degli ultimi 2 anni e mezzo sulla scia delle speculazioni secondo cui la Bank of Japan inietterà nuova luquidità attraverso l’acquisto di asset, in occasione del prossimo meeting che inizierà il prossimo 21 gennaio.
BTP – Lo Spread Italia-Germania a 10 anni -1,97% appena sopra quota 258 punti base, a fronte di un tasso sui BTP (-0,60%) al 4,15%.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Occhi puntati sui titoli Fiat dopo l’accordo definitivo con Mazda per il nuovo Spider Alfa Romeo. Titolo Mediaset temporaneamente oltre +11%, è stato anche sospeso per eccesso di rialzo, rallenta la corsa sul finale e fa +5,45%. Generali poco mossa dopo le dichiarazioni dell’ad Mario Greco. Tra le banche spiccano i rialzi di Unicredit (+1,71%). Buy anche su Buzzi Unicem, Ansaldo e Telecom Italia (+1,32%). Note stonate Enel e Fiat Industrial, rispettivamente in flessione del 2,87% e dell’1,43%. Sul listino italiano pesa anche il ribasso di un punto percentuale di Eni.
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro -0,49% a $1,3309; dollaro/yen -0,03% a JPY 89,83. Euro/yen -0,51% a JPY 119,54. Occhio ai rapporti di cambio sullo yen, che sembrano presentare le migliori opportunità, in questo momento.
Sul fronte delle commodities, i futures sul petrolio -0,12% a $95,38 al barile, oro -0,07% a $1.689,60. Quanto ai Treasuries, i rendimenti sono in flessione all’1,853%.
TRA GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA
– Bankitalia: Pil 2013 peggiora a -1%, debole ripresa in II semestre.
– Industria: Istat, A Novembre Ordinativi -0,5%. Su Anno -6,7%.
– Industria: Istat, A Novembre Fatturato -0,2%. Su Anno -5,4%.
– Finanza Usa: in tre siedono su $860 miliardi di depositi.
– Renault: Vendite Record Fuori L’europa Nel 2012 (+9,1%).
– Crisi: Giappone, verso accordo governo-Boj contro deflazione.
– Spagna: 28/1 Missione Fmi A Madrid Per Monitoraggio Su Settore Bancario.
– Borsa Tokyo: Nikkei In Forte Rialzo (+2,86%).
– Sony: Corre In Borsa Su Annuncio Vendita Sede New York Per 1,1 Mld.
– Borsa: Tokyo chiude con un balzo (+2,86%) e tocca massimi da 33 mesi.
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