ROMA (WSI) – Quante parole sono state spese contro le misure di austerity, da Premi Nobel, economisti e analisti vari? Tante, forse anche troppe, visto che fino a ora non sono state ascoltate, cadendo nel vuoto.
Dalla Grecia fino all’Italia passando per la Spagna e in definitiva tutti i paesi dell’Eurozona, la ricetta di lacrime e sangue ha portato disoccupazione, recessione e anche sentimenti anti-europei.
Nonostante questo, il nuovo numero uno dell’Eurogruppo che andrà a sostituire Jean Claude Juncker, è un altro “falco”, promotore dell’austerity. E’ Jeroen Dijsselbloem, 46 anni, numero uno del ministero delle Finanze olandese da appena due mesi, che ha subito affermato: “Ritengo che l’austerity e i conti in pareggio siano importanti per il futuro, perchè significano più investimenti e possibilità di crescita. Ma la strada per ottenere conti in ordine è dura”.
Insomma, per il nuovo numero uno, sostenuto dalla Germania, “l’austerity porta alla crescita”.