MILANO (WSI) – Borsa Milano ha virato in ribasso sul finale, nonostante il balzo di MPS che in un vortice di scambi chiude con il botto: +11,36%. In coda alla bufera derivati, la banca aveva perso un quinto del suo valore negli ultimi giorni. L’euforia ritrovata per l’istituto senese, proprio nel giorno dell’assemblea degli azionisti, non ha contagiato tuttavia il settore. Il listino Ftse Mib ha accusato un calo del -0,11% a 17.726,89 punti. Spread tra Btp e Bund sotto l’area 250, in calo di oltre il 3%.
A cosa si deve il sali scendi del titolo? Secondo gli analisti al semplice fatto che Monte Paschi e’ oggetto di speculazione estrema per via delle notizie che circolano e quindi i numeri di oggi sono poco significativi e non indicativi di un futuro trend.
Oggi occhi tutti puntati sull’assemblea degli azionisti che si e’ svolta a Siena. Sono state ore tese e difficili, con un flusso enorme di agenzie e non soltanto sul voto relativo all’aumento di capitale. Oltre a Beppe Grillo, un’altra voce si è levata dal coro di proteste, per auspicare la nazionalizzazione dell’istituto senese. Martedi’ il ministro dell’Economia Vittorio Grilli riferira’ in audizione davanti alla Commissione camerale dopo le sue critiche all’operato di Bankitalia.
Sullo sfondo, maggiore ottimismo sull’azionario globale dopo che nella giornata di ieri lo S&P 500 ha superato la soglia psicologica di 1.500 punti per la prima volta in cinque anni, aiutato anche dal dato relativo alle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, scese al minimo in cinque anni. Il listino ha chiuso ai massimi in cinque anni.
L’Europa accoglie inoltre con favore la pubblicazione dell’indice Ifo, salito sopra le attese. Vero market mover sono però le dichiarazioni della Bce, che ha reso noto che le banche che hanno attinto ai prestiti erogati attraverso le operazioni LTRO, ricevendo finanziamenti a tre anni, restituiranno i fondi per un ammontare superiore alle stime. Di fatto, 278 istituti finanziari restituiranno 137,2 miliardi di euro il prossimo 30 gennaio, ben più degli 84 miliardi di euro attesi dagli analisti intervistati da Bloomberg.
Tuttavia in Europa le sfide rimangono, tanto che dallo stesso Fondo Monetario Internazionale è arrivato un appello, rivolto a Draghi, per aiutare Italia e Spagna. “Passi ai fatti”, è stato il monito del consigliere economico del Fondo Monetario Internazionale, Olivier Blanchard. Dal canto suo il numero uno della Bce ha ammesso che, nonostante il 2012 sia stato “l’anno del rilancio dell’euro”, non si vedono ancora effetti “sull’economia reale”.
Come se non bastasse, l’agenzia di rating Moody’s afferma che le banche europee hanno bisogno di più soldi. Altra notizia no dell’Europa, è il calo del pil britannico, che ha confermato la fase di recessione del paese. Debolezza della sterlina, con l’euro ai massimi in 11 mesi nei confronti della valuta.
Azionario asiatico in rialzo, sulla scia del calo dell’indice dei prezzi al consumo in Giappone, che ha alimentato le speranze sull’arrivo di nuovi stimoli monetari. L’indice Topix +2,2% ha chiuso la settimana in rialzo, salendo per l’undicesima settimana consecutiva e riportando così i guadagni su base settimanale più duraturi in 40 anni, esattamente dal gennaio del 1973.
“Gli investitori sono più ottimisti sulle prospettive degli utili per gli esportatori giapponesi, visto il notevole indebolimento dello yen – ha commentato in un’intervista a Bloomberg Masaru Hamasaki, responsabile strategis presso Toyota Asset Management – I buoni dati degli Stati Uniti, così come le speranze sull’arrivo di misure di allentamento monetario da parte delle autorità stanno sostenendo l’azionario”.
Tra le storie societarie di rilievo, Sony, il cui titolo è balzato a Tokyo +8,5% dopo indiscrezioni su una possibile vendita da parte del colosso della divisione di batterie al litio. Nel listino coreano, male invece Samsung Electronics, -2,5%, scivolato alla chiusura minima dallo scorso 30 dovembre, dopo l’alert sull’apprezzamento della moneta coreana, che potrebbe danneggiare i suoi utili in futuro.
MSCI Asia Pacific Index +0,3%, ma su base settimanale -0,7% dopo due giorni di perdite dal valore record di chiusura degli ultimi 17 mesi testato lunedì 22 gennaio.
BTP – Lo Spread Italia-Germania a 10 anni in forte calo, cede -3% circa a 248,97 punti base, a fronte di tassi in calo -0,5% al 4,12%.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Bancari contrastati: MPS oltre +11% anche per effetto dell’eccessiva esposizione mediatica. Tra gli altri titoli positivi Exor, Azimut e Autogrill. Rimbalza Finmeccanica. Pirelli maglia nera, ha ceduto -3,51% dopo la nota di Deutsche Bank, che ha ridotto il rating da “buy” a hold”. Sell pesanti anche su Saipem -2,47%, dopo che Barclays ha tagliato il giudizio da overweight a equalweight, abbassando anche il target price da 42 a 40 euro. Diasorin -1,66%, Mediaset -1,36% e Tenaris -1,25%. Balzo del 3,89% invece per Stm: Exane ha alzato il rating a outperform.
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro +0,70% a $1,3468, dollaro/yen +0,70% a JPY 90,96. Euro/yen +1,42% a JOY 122,52. Yen in calo sul dollaro ai minimi in due anni e mezzo, in rosso per l’undicesima settimana consecutiva.
I commodities, i futures sul petrolio +0,40% a $96,33 al barile, oro -0,63% a $1.659,30 l’oncia. Tassi sui Treasuries a 10 anni in crescita all’1,917%.
TRA GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA
– Apple, ovvero la minaccia che incombe su Wall Street.
– Mps: Boldrin, Nazionalizzazione E Dimissioni Alta Dirigenza.
– Mps: Guzzetti, Le Fondazioni Non Hanno Bisogno Di Alcun Tagliando.
– Draghi, bisogna fare di piu’ per crescita economia.
– Mps: Maroni, se accertate tangenti va commissariata.
– Bce/ Draghi:Esitare su risanamento conti finisce per costar caro.
– Draghi: Straordinari Progressi Su Risanamento Conti In Area Euro.
– Crisi: Lagarde, non c’e’ tempo per rilassarsi, fare riforme.
– Adesso è la Svizzera che vuole il suo oro indietro.
– Mps: Grillo Arriva In Assemblea, ”tangentopoli E Parmalat Insieme”.
– Borsa Tokyo: Chiude In Rialzo. Nikkei-225 +2,88%.
– Fmi: Lagarde, larga parte finanza ancora senza controlli.
– Soros: Fed alzerà i tassi quest’anno, alert Europa.
Il mercato è dominato dalle boiling room e sale trading come quella di JPMorgan Chase, dove scommesse fino a un leverage di $200 miliardi e guadagni (o perdite) di 5-6 miliardi sono la norma, nel portafoglio derivati su crediti sintetici. Quindi per vincere sulle lobby bancarie e per non essere continuamente manipolati vi invitiamo – trader, gestori e promotori finanziari della famiglia di WSI – ad essere più sofisticati, piu’ aggressivi, preparati, tecnici, e soprattutto flessibili in un mercato pieno di trappole ma anche di enormi opportunita’. Questo è il vostro spazio per operativita’, commenti flash e strategie di trading. Fatevi sotto.