NEW YORK (WSI) – Ammonta complessivamente a 1,7 trilioni di dollari il debito delle società cinesi non finanziarie quotate in Borsa (dati Bloomberg). Una cifra enorme, tre volte superiore ai 604 miliardi di dollari di fine 2007, che rischia di frenare il passo dell’economia della Cina, se non addirittura di trascinare il paese in default.
E’ questo l’allarme arrivato dagli analisti di Sanford C. Bernestein, secondo i quali mai come ora i costi di finanziamento hanno rappresentato una fetta così alta del Pil. Una situazione che di fatto mette in dubbio la liquidità del sistema tanto da allungare lo spettro di una bancarotta del paese.
Qualche numero per capire meglio. La media dei rendimenti dei bond a dieci anni – emessi dalle società cinesi che vantano i rating più elevati – si aggira intorno al 5,27% a fronte del 2,6% del corrispondente indice di Bank of America Merrill Lynch.
“Oggigiorno,in Cina esiste molto più debito di quanto sia mai esistito nel passato, se messo in relazione con il Pil nominale – ha commentato a Bloomberg Mike Werner, analista di Bernstein a Hong Kong – Sono sempre maggiori le risorse del paese che vengono utilizzate per finanziare i debiti, e tale fattore rappresenta un ostacolo per la crescita economica”.