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Ior: un tedesco alla guida della banca del Vaticano

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CITTA’ DEL VATICANO (WSI) – A Ettore Gotti Tedeschi succedera’ il tedesco Ernest von Freyber alla guida della banca del Vaticano. Sara’ lui, che parla correntemente inglese, francese e italiano, il prossimo presidente dell’Istituto per le Opere di Religione (Ior). Polemiche pero’ per la sua attivita’ di produttore di navi da guerra.

Von Freyber e’ infatti anche presidente di un Cantiere navale, il Blhom-Vhoss Group di Amburgo. “Non so se fanno navi da guerra o navi in generale, so che Von Freyber organizza anche pellegrinaggi a Lourdes”, ha risposto in conferenza il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, invitando a «non affrettare valutazioni negative per l’esperienza lavorativa nella cantieristica”.

La decisione ufficiale e’ arrivata oggi all’ora di pranzo ed e’ stata presa prima dell’ultima riunione della commissione cardinalizia presieduta da Tarcisio Bertone, fissata per il 23 febbraio.

La girandola di voci si è susseguita negli ultimi giorni e si era fatto anche il nome del belga De Corte. La ridda di rumor e’ stata innescata dall’avvicinarsi, il 23 febbraio, della scadenza quinquennale della stessa commissione cardinalizia, composta, oltre che da Bertone, dai cardinali Odilo Scherer, Nicora, Tauran e Toppo.

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Le dimissioni annunciate dal Papa hanno rilanciato il tema della presidenza dello Ior, vacante dallo scorso 24 maggio quando Ettore Gotti Tedeschi fu licenziato all’unanimità dal board di supervisione dell’istituto. Dal board sarebbe in via di uscita anche il presidente ad interim, Ronaldo Hermann Schmitz, ex ad di Deutsche Bank (la banca che gestiva, fino al blocco di Bankitalia, i bancomat del Vaticano).

Erano in “corsa” anche Carl Anderson (Usa), Antonio Maria Marocco e Manuel Soto Serrano (Banco Santander di Spagna).
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Ernst von Freyberg, il nuovo presidente dell’Istituto per le Opere Religiose, è nato il 26 ottobre del 1958, avvocato con robusta formazione finanziaria, appartenente all’ordine dei Cavalieri di Malta. Abbastanza noto in Germania, von Freyberg è cofondatore e managing director della Dc Advisory Partners, dopo aver operato, da giovane, come analista presso la Three Cities Research (Bemberg Group) fra Londra e New York. Von Freyberg, d’altronde, fa parte del vertice della Deutsche-Melteser Gmbh, cioè del ramo tedesco del Sovrano Militare Ordine di Malta. Cattolico praticante, è attivo nelle organizzazioni dei pellegrinaggi dei malati a Lourdes.

Forse è stata una coincidenza, ma l’ultima udienza concessa da Papa Benedetto XVI prima della clamorosa rinuncia è stata proprio ai potenti «cavalieri» maltesi: sabato 9 febbraio in San Pietro, nel nono centenario del privilegio accordato da Papa Pasquale II all’ordine ospedaliero a Gerusalemme.

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Un capo part-time per lo Ior: tre giorni a Roma, quattro a Francoforte. Il suo stipendio è segreto, ma quel che è certo che manterrà il suo lavoro al di fuori del Vaticano. Il nuovo presidente dello Ior, l’avvocato tedesco Von Freyberg (membro dell’ordine di Malta) è anche presidente infatti di un Cantiere navale, il Blhom-Vhoss Group di Amburgo. «Non so se fanno navi da guerra o navi in generale, so che Von Freyber organizza anche pellegrinaggi a Lourdes», ha risposto il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, invitando a «non affrettare valutazioni negative per l’esperienza lavorativa nella cantieristica».

«La sua nomina – ha scandito il portavoce- è arrivata dopo un approfondito processo, condotto da persone che conoscono la natura e le finalità della Santa Sede, mi sembra che non si debba arrivare a conclusioni superficiali da parte dei media, sostenendo una incoerenza con la dottrina della Pacem in terris di Giovanni XXIII». In tempo reale, mentre parlava con i giornalisti, il portavoce vaticano ha ricevuto un appunto con una precisazione: «la società non fabbrica più navi, ha venduto quel reparto fa solo ingegneristica navale».

Letto questo breve testo, padre Federico Lombardi ha commentato con un sorriso liberatorio: «La Pacem in terris è tranquilla e tutto è risolto». Sul sito internet della società, risulta tuttavia ancora in atto la progettazione di fregate e altre navi armate.Nel suo incontro con i giornalisti, il portavoce ha descritto con grande dovizia di particolari il procedimento seguito per la scelta del successore di Ettore Gotti Tedeschi, «un iter – ha detto – avviato prima dell’estate scorsa, quando il Consiglio di Sovrintendenza ha proposto di avvalersi di un’agenzia per la selezione dei manager che si è impegnata in modo notevole modo studiando la natura particolare dello Ior e quindi le caratteristiche desiderate per il candidato, un lavoro svolto con grande intensità».

Secondo quanto riferito da padre Lombardi, «l’agenzia ha poi segnalato 40 candidati al board, che ha compiuto una selezione progressiva fino a individuare i 6 candidati più adatti che hanno avuto colloqui con il board e questi colloqui hanno ridotto la scelta alla terna, poi sottoposta al Consiglio dei Cardinali». La famiglia del neo-presidente è nota al Papa, “il che non vuole dire che ci fosse conoscenza personale”, ha spiegato il portavoce. “Risiede a Francoforte e si prevede che sia a Roma tre giorni alla settimana”, ha reso noto il gesuita. Von Freyberg parla inglese, tedesco, francese e anche italiano.

Nato in Germania nel 1958, sposato, laureato in Giurisprudenza nelle università di Monaco e Bonn, ha lavorato a TCR Europe Limited (Bemberg Group), Three City Research Inc. (Bemberg Group), Associate dal 1988 al l991, ha fondato ed ha diretto Daiwa Corporate Advisory GmbH dal 1991 al 2012, e dal 2012 è presidente di Blohm+Voss Group, società di Amburgo attiva nella cantieristica navale.

E’ membro attivo del Sovrano Ordine militare di Malta. E’ co-presidente dell’associazione che organizza i pellegrinaggi a Lourdes per la diocesi di Berlino. E’ fondatore della fondazione ‘Freyberg Stiftung’ che sostiene istituzioni educative cattoliche. E’ membro di diversi board di società private (Flossbach von Storch AG di Colonia, Manpower GmbH):

“Il signor von Freyberg porta con se – recita il curriculum diffuso dalla sala stampa vaticana – una vasta esperienza in materie finanziarie e i processi di regolamentazione finanziaria”. E’ possibile che ci sia un avvicendamento adesso, ma è oggetto di un comunicato distinto che può arrivare nei giorni prossimi”, ha annunciato il portavoce vaticano, Federico Lombardi, in merito alla commissione cardinalizia di sorveglianza dello Ior, composta attualmente dai cardinali Bertone, Nicora, Tauran, Scherer e Toppo, e il cui mandato quinquennale scade il prossimo 23 febbraio. L’attesa “non è lunga”, ha precisato Lombardi, “certamente prima del 28″, giorno della rinuncia del Papa.

«Questo è un grande giorno per lo Ior»: è questo il messaggio che il presidente facente funzioni dello Ior, Leonardo Hermann Schmitz ha inviato ieri al direttore della sala stampa vaticana, dopo la nuovo presidente del board dello Ior. Dunque Benedetto XVI ha espresso il suo pieno consenso alla nomina di von Freyberg che è stata formalizzata questa mattina, ha spiegato il portavoce del Vaticano.

Padre Lombardi ha sottolineato che la selezione del nuovo presidente è iniziata prima della scorsa estate con procedimento «rigoroso e oggettivo senza interferenze del mondo ecclesiastico». Il cercatore di teste (Spencer Stuart) ha selezionato una lista di 40 candidati dalla quale è stata scremata una terna che ha portato alla selezione del nuovo presidente.

Nella Commissione cardinalizia di vigilanza dello Ior, ha evidenziato padre Lombardi, «non ci sono state tensioni» tuttavia «non è escluso» che prima del 28 febbraio, data delle dimissioni del Santo Padre, «vi sia un avvicendamento».

Secondo indiscrezioni il cardinale Attilio Nicora, promotore della trasparenza in materia finanziaria della Santa Sede, potrebbe lasciare. Il nuovo presidente dello Ior discende da un’antica e nobile famiglia tedesca, che Jospeh Ratzinger ha detto di conoscere. Il direttore della Sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha voluto sottolineare questa mattina che la rappresentazione data spesso dai media di una Chiesa o di una curia vaticana attraversata da lotte interne «non corrisponde alla realtà neanche come atteggiamenti che vengono attribuiti alle persone.

Ci sono differenze di opinione che nella massima parte rientrano in una dinamica normale”, ha detto. «Naturalmente – ha proseguito Lombardi – penso che in ogni istituzione ci sia una dinamica e possa portare a differenze di opinione, che possono far compiere anche dei passi in avanti. Possono esserci ovviamente dei limiti oltre cui queste differenze diventano distruttive, si tratta di rispettare la natura delle divergenze di pensiero e di posizione, ma non per questo ci sono dei complotti».

«C’è una certa tendenza a caricare tali differenze – ha affermato Lombardi – e a presentarle come lotte e battaglie, non mi risulta che nella commissione cardinalizia di vigilanza per esempio ci sia stata nessuna battaglia».

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aggiornamento:

Roma, 16 feb. (TMNews) – E’ possibile che il Conclave inizi prima della metà di marzo. Lo ha fatto capire il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, spiegando che, sebbene la costituzione apostolica sulla Sede vacante preveda, nel caso classico del decesso di un Pontefice, l’attesa di 15-20 giorni dall’avvio della Sede vacante (che inizierà il primo marzo), nel caso straordinario rappresentato dalla rinuncia di Benedetto XVI la questione di anticipare di qualche giorno l’avvio del Conclave “è stata posta anche da diversi cardinali e attendiamo risposta autorevole appena questa sia disponibile”. Intanto papa Ratzinger ha rinnovato per un quinquennio la commissione cardinalizia di vigilanza dello Ior. Esce il cardinale Nicora, sostituito dal cardinale Calcagno. Rinnovati gli altri quattro cardinali: Bertone, Tauran, Scherer e Toppo.

Dopo la rinuncia del 28 febbraio, il Papa rimarrà a Castel Gandolfo fino a “fine aprile, inizio maggio”. Lo ha detto Saverio Petrillo, responsabile delle Ville pontificie, a quanto riferito dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi. Il lasso di tempo è necessario – ha spiegato il gesuita – anche al fine di permettere la conclusione della ristrutturazione del monastero dove Ratzinger andrà ad abitare sulla Collina vaticana. Non c’è motivo, ha spiegato Lombardi, di sigillare l’appartamento papale di Castel Gandolfo, come accade di norma al decesso di un Pontefice, perché “non contiene documenti riservati attinenti a pontificato”.

“Da me non ci si può più attendere molto. Sono un uomo anziano, le mie forze diminuiscono”. Così il Papa a Peter Seewald, giornalista tedesco con il quale ha realizzato un noto libro-intervista, in una un’intervista rilasciata due mesi e mezzo fa e anticipata oggi da alcuni media tedeschi. “Credo che possa anche bastare quanto ho fatto”.

“Un grande atto di governo della Chiesa, non tanto, come qualcuno pensa, perché Papa Benedetto non sentisse più le forze per guidare la Curia romana, quanto perché affrontare oggi i grandi problemi della Chiesa e del mondo, di cui egli è più che consapevole, richiede forte vigore e un orizzonte di tempo di governo proporzionato a imprese pastorali di ampio respiro e non piccola durata”. Così il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, nell’editoriale settimanale.

Quanto alla vicenda di Paolo Gabriele, il maggiordomo arrestato per aver sottratto e diffuso documenti riservati del Papa nel caso Vatileaks, “la cosa – ha detto Ratzinger – mi è semplicemente incomprensibile”.

“In data odierna – recita il comunicato della sala stampa della Santa Sede – il Santo Padre Benedetto XVI ha rinnovato, per un quinquennio, la Commissione Cardinalizia di Vigilanza dell’Istituto per le Opere di Religione (I.O.R.). La nuova Commissione di Vigilanza risulta composta dagli Em.mi Cardinali: Tarcisio Bertone, Segretario di Stato (Presidente); Jean-Louis Tauran (Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso); Odilo P. Scherer (Arcivescovo di São Paulo – Brasile); Telesphore P. Toppo (Arcivescovo di Ranchi – India) e Domenico Calcagno (Presidente dell’A.P.S.A.) che subentra al Card. Attilio Nicora (Presidente dell’A.I.F.)”.