ROMA (WSI) – “Purtroppo si'”. Così il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha risposto ad ‘Agorà’ su Rai 3 a chi gli ha chiesto se con gli arresti di questi giorni si può parlare di un ritorno di Tangentopoli.
Intanto Berlusconi: “Non ho mai parlato di tangenti, che sono un reato e in quanto tale vanno punite. Ho solo fotografato la situazione delle nostre imprese all’estero”, ha detto il Cavaliere parlando a Radio Anch’io. Nella giornata di ieri, l’ex premier aveva affermato che la tangente è un fenomeno che esiste ed è inutile voler negare l’esistenza di queste situazioni di necessità”
“L’evidenza – ha spiegato Monti – è molto simile ma la speranza è minore. Nel ’92-93 c’era quella che veniva percepita come un’azione liberatoria: si pensava che l’azione della magistratura e la coscienza dei cittadini avrebbero portato alla fine del fenomeno. Invece l’azione della magistratura è andata avanti, la coscienza degli italiani e soprattutto politici si è molto seduta e siamo qui di nuovo”.
L’Italia – ha detto Monti – è uno dei Paesi più importanti del mondo, anche se eravamo caduti nel ridicolo, con comportamenti che non rientrano nella prassi normale dei governanti pubblici”. E alla richiesta di specificare i comportamenti cui si riferisse, Monti risponde: “Non ho bisogno di citare espressioni diventate universalmente note”, rievocando – sembra – il ‘bunga bunga’.
“HO EREDITATO GOVERNO DI CIALTRONI” – “Sono molto più ferito quando dei cialtroni dicono di aver lasciato l’Italia in buone condizioni nel 2011 e che io poi l’ho portata al disastro, che non inorgoglito quando ricevo apprezzamenti”. E’ il duro giudizio di Mario Monti contro Silvio Berlusconi che sostiene appunto di aver lasciato l’Italia nel 2011 meglio di come Monti la lasciò nel 2013.
“Se vincesse il centrodestra l’Italia tornerebbe a rischio come nel novembre 2011 e si fermerebbero le riforme in grado di far crescere il Paese”. ha detto Monti. “Se vincesse il Pd con Vendola, invece, i conti sarebbero più al sicuro, ma non si proseguirebbe sulla strada delle riforme strutturali”.
SU GRILLO – Quanto a Grillo Monti ha detto che con Beppe Grillo si è passati “dalla partitocrazia a una sorta di ‘partitorazzia’ in cui tutto cio’ che riguarda i partiti è da abbattere”. “Chi vuol cambiare le cose vota per i riformatori, chi vuol protestare voterà per Grillo”, ha aggiunto Monti.