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Borsa Milano -3,13%, spread a 290. Timori esito urne

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ROMA (WSI) – Seduta molto negativa per Piazza Affari, con il Ftse Mib che fa segnare un ribasso ai livelli piu’ bassi di giornata al -3,13% a quota 16.009, mentre lo Spread tra Btp e Bund sale in area 290. Tre fattori su tutti alla radice delle vendite: l’incertezza per le elezioni politiche, la possibilità che la Federal Reserve riduca le iniezioni di liquidità a favore dell’economia Usa e gli ultimi dati sull’attivita’ industriale.

Vendite sui bancari, in generale il listino italiano è tutto tinto di rosso con cali fino a oltre -4%. Unica eccezione Parmalat. Notizie negative dal fronte economico europeo, con l’indice Pmi sceso a febbraio da 48,6 a 47,3, permanendo dunque in evidente fase di contrazione, sotto la soglia dei 50 punti, e deludendo le stime degli analisti.

Investitori italiani e internazionali guardano alla Borsa italiana, a pochi giorni dalle elezioni politiche: si voterà domenica e lunedì, 24 e 25 febbraio e la sensazione, da parte di diversi operatori e analisti, è che l’astensionismo e l’indecisione di molti cittadini, espressione di un forte disprezzo verso la politica, oltre alla forte ascesa di Beppe Grillo, renderanno difficile la formazione di un governo stabile.

All’indomani della notizia riguardante le intenzioni del colosso degli investimenti Blackrock di contattare i sondaggisti, al fine di valutare le strategie da prendere riguardo all’Italia e per calcolare lo stesso rischio paese, l’agenzia di rating Standard&Poor’s lancia l’alert sul pericolo che il nuovo esecutivo italiano non riuscirà a promuovere quelle riforme che sono necessarie per traghettare l’economia dalla spirale recessiva in cui è caduta.

Intanto il Financial Times sottolinea che Mario Monti è l’uomo che può salvare non solo l’Italia, ma l’intera Europa, da Silvio Berlusconi. Anche se Monti e il centro-sinistra “non sono alleati naturali”, una loro eventuale coalizione “potrebbe durare un paio d’anni”, afferma Financial Times. Non un granché, forse: ma secondo il giornale britannico, sempre meglio di “un’altra vittoria di Berlusconi”. Contro il Cavaliere un attacco anche da parte di Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo, che afferma che Berlusconi “ha già messo nei guai l’Italia”.

Tutti si interrogano sui diversi scenari post voto, che non preludono al momento a niente di buono. La possibilità che si debba tornare alle urne, insomma, c’è. Sei sarebbero in ogni caso i nodi cruciali che il nuovo premier dovrebbe scioglere. Intanto gli scommettitori internazionali puntano su PierLuigi Bersani come il premier italiano più probabile del prossimo esecutivo.

Torna a far parlare di sé Cipro che secondo Klaus Regling, Direttore generale del Fondo europeo salva-stati sta diventando un rischio sistemico.

In questo contesto, non aiutano oggi i mercati le notizie arrivate da Oltreoceano, con le minute della Federal Reserve che hanno confermato i timori sulla possibilità che Ben Bernanke e colleghi possano ridurre la portata delle iniezioni di liquidità a favore dell’economia.

“Molti partecipanti hanno espresso un certo grado di preoccupazione sui rischi e sui potenziali costi che emergerebbero da ulteriori acquisti di asset”. Per questo e’ emersa la proposta ”di variare l’ammontare degli acquisti sia in relazione ai cambiamenti delle prospettive economiche sia in base ad una valutazione dell’evoluzione dell’efficacia e dei costi di tali acquisti”.

L’azionario asiatico ha registrato una performance in forte ribasso, con l’indice di riferimento MSCI Asia Pacific Index sceso -1,5%, e che durante i minimi intraday è stato vicino a riportare la perdita giornaliera più forte dallo scorso luglio.

Il benchmark rimane in crescita +11% dallo scorso novembre, sostenuto soprattutto dalle speculazioni secondo cui il governo giapponese, unito alla Bank of Japan, faranno di tutto per risollevare i fondamentali dell’economia del Giappone.

Ma l’impatto Fed si è fatto sentire anche sull’indice Nikkei 225 Stock Average, in flessione -1,4%, mentre la borsa australiana S&P/ASX200 è scivolata -2,3%, segnando il calo più forte dallo scorso maggio. L’indice di Hong Kong Hang Seng -1,9%, mentre la borsa cinese Shanghai Composite Index ha perso -2,8%, segnando il ribasso più consistente dal novembre del 2011.

BTP – Lo spread Italia-Germania fa +5,53% a 289,48 punti base con rendimenti BTP al 4,48%, con un balzo +1,74%.

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Bancari sotto pressione, il listino è quasi tutto tinto di rosso. Fa eccezione Parmalat, +2,08%. Pesanti sell off su A2A, Mps, Azimut, Bper, Enel, Exor, Fiat, Mediaset. Occhio in particolare al titolo Unicredit in pesante calo dopo essere stato sospeso per eccesso di ribasso. Sui corsi azionari grava l’accusa di evasione fiscale per alcune operazioni sospette effettuate in Borsa, che potrebbe costare fino a 200 milioni a Hypovereinsbank, la sua consociata tedesca. Non se la passa bene neanche Intesa SanPaolo, dopo l’uscita dal suo capitale da parte di Crèdit Agricole.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro sotto la soglia di $1,32, conferma il rinnovarsi delle tensioni sui mercati, e il ritorno dell’avversione al rischio.

Considerevole il dietrofront della moneta unica che dopo i dati deludenti arrivati dal fronte macro europeo si attesta ai minimi dallo scorso 10 gennaio, fino a $1,3180, con una flessione verso il dollaro -0,75%, per poi ridurre le perdite e fare -0,56% a $1,3206- Rapporto dollaro/yen -0,32% a JPY 93,24.

Intanto, nella guerra valutaria in corso che molti negano stiano accadendo, non si mette sotto i riflettori soltanto il deprezzamento dello yen, ma anche il calo della sterlina inglese, sostenuto dalle speculazioni di nuovi interventi da parte della Bank of England.

Quanto alle commodities, i futures sul petrolio accelerano al ribasso con -2,06% a $93,26 al barile, mentre quotazioni oro -0,52% a $1.569,80 l’oncia.

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TRA GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA

– Nel portafoglio Bce oltre 102 miliardi di bond italiani.

– Da Bce l’aiuto più grande all’Italia, bond per 103 miliardi.

– Corte dei Conti: 120 miliardi di danni dalle agenzie di rating.

– Bce: Utile Netto 2012 Sale A 998 Milioni. Calano Svalutazioni Su Titoli.

– Bce: da Usa pressioni su sanzioni programma nucleare Iran.

– Bce: da Usa pressioni su sanzioni programma nucleare Iran.

– Prese di beneficio, prudenza Fed e voto vicino, Piazza Affari giù.

– Avvertimento a chi investe: “Dow Jones giù a 400 punti”.

– Tagli alle tasse, dai partiti un miraggio da 180 miliardi.

– Nuovi dettagli scandalo Mps.

– Allianz: Utile Netto 5,2 Mld. Taglia Bond Spagna, Aumenta Su Italia.

– Borsa: Asia sconta timori Fed su crescita Usa, Tokyo -1,3%.

– Boeing/ Propone batterie ridisegnate per 787 Dreamliner (Nyt).

– Wall Street dalla parte di Buffett. Titoli Berkshire valgono 150.000 dollari.

– Su Finmeccanica “Vittorio Grilli è ricattabile”.

– Hvb, 200 milioni di danni dall’evasione.

– Intesa, Crédit Agricole esce di scena.

– Montezemolo, Italo in perdita. E i soci francesi svalutano la loro quota.

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