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“Allarme terrorismo in Italia per crisi lavoro”

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Roma (WSI) – Il pericolo del terrorismo si riaffaccia in Italia. La Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza, coordinata dal Dis, diretto da Giampiero Massolo, non ha dubbi in merito: sostiene che “è ipotizzabile un’intensificazione dell’impegno dell’area dell’estrema destra sul sociale, cui potrebbe accompagnarsi una possibile recrudescenza della conflittualità tra antagonisti di opposto segno ideologico, già degenerata nel recente passato in episodi di violenza”.

l rapporto dei servizi segreti al Parlamento mettono in guardia che se non ci sarà una ripresa, è concreto il rischio di un innalzamento delle tensioni sociali e contestazioni ad esponenti politici e sindacali che potrebbe concretizzarsi in attentati spettacolari. In particolari l’intelligence ritiene forte la potenzialità dell’eversione di matrice anarco-insurrezionalista, il cui aggancio alle tematiche di attualità risulta funzionale alle loro strategie antisistema e all’obiettivo di infiltrare occasioni di protesta e di lotta, come la mobilitazione No Tav.

Sul versante internazionale, sottolinea la Relazione del comparto intelligence, ”si sono consolidate le sinergie con le formazioni europee di omologo orientamento ideologico, finalizzate alla costituzione di un comune fronte identitario connotato in chiave antiatlantica e filorussa”. L’attività dell’Aise ha posto in luce come il fenomeno dell’estremismo di destra in ambito europeo profili ”temibili derive radicali negli stessi Paesi dell’area comunitaria”.

Ciò anche in ragione di una ”vitale attività di proselitismo in direzione delle fasce giovanili, rese ancor più influenzabili dagli effetti della crisi economica in atto”.