SIENA (WSI) – Tassi & Congiuntura: in area Euro ieri il recupero del mercato azionario ha favorito il rialzo dei tassi governativi tedeschi ed un restringimento degli spread di Italia e Spagna. Si allarga anche se di poco il differenziale tra il decennale italiano e spagnolo, salito a circa 30 pb dai 20 di lunedì. Ancora in riduzione invece lo spread tra decennale italiano e portoghese. Il calo del tasso decennale italiano è stato inoltre favorito dalle dichiarazioni dell’agenzia di rating S&P, secondo cui il risultato elettorale italiano per ora non avrà impatto sul livello di rating. Sul monetario continuano a scendere i tassi Euribor a tre e sei mesi portandosi ai livelli di dicembre 2012.
Durante la riunione dell’Ecofin è stato discusso di un possibile aggiustamento delle scadenze dei prestiti Efsf/Esm per Irlanda e Portogallo. Per l’Irlanda i ministri stanno valutando se estendere le scadenze dei prestiti di 5 o più anni. I ministri finanziari dell’Ue così come quelli dell’area Euro hanno inoltre aperto le porte ad una possibile revisione dei target di bilancio in determinate situazioni economiche.
Il ministro delle finanze tedesco Schaeuble dopo la riunione in relazione al meccanismo Esm ha ribadito che la disponibilità per la ricapitalizzazione diretta delle banche è limitata e che un’eventuale applicazione retroattiva drenerebbe interamente le risorse. Sul fronte aste oggi è attesa l’emissione tedesca del titolo a 5 anni fino a 4 Mld€, anche se l’attenzione sarà rivolta soprattutto alle aste spagnole sul medio lungo termine di domani fino a 5 Mld€. Sempre oggi i funzionari della Troika incontreranno a Cipro ed in Grecia rispettivamente il presidente ed il ministro delle finanze.
Negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla scia del clima di maggiore ottimismo sui mercati azionari con il nuovo record storico dell’indice Dow Jones. Gli ingredienti di tale atteggiamento di favore sono stati molteplici: 1) le dichiarazioni del presidente e vicepresidente Fed che hanno rassicurato sulla prosecuzione della politica di acquisto di bond; 2) l’indice Ism non manifatturiero di febbraio ai massimi da un anno con un livello sostenuto della componente occupazionale, fattore importante visto che il prossimo venerdì saranno pubblicati i dati sul mercato del lavoro dello stesso mese; 3) la conferma dalla Cina dell’obiettivo di crescita al 7,5% anche per il 2013. Da segnalare che nel frattempo rimangono su livelli storicamente piuttosto elevate le aspettative di inflazione implicite nei prezzi dei relativi Treasury indicizzati. Oggi sarà importante il dato sul comparto occupazionale pubblicato da Adp in vista sempre dei citati dati di venerdì.
Valute: l’euro/dollaro continua a stazionare poco al di sopra di 1,30. Nonostante i dati macro di ieri migliori delle attese in Europa ed i rialzi delle borse, il cambio sembra inchiodato da alcune sessioni all’interno del range 1,2970-1,3150. Brainard, sotto-segretario per gli affari internazionali Usa, ha dichiarato che i paesi del G7 dovrebbero evitare interventi sui mercati valutari, tranne in rare circostanze quando l’eccesso di volatilità potrebbe richiedere tali misure. Il sottosegretario ha comunque difeso le politiche di QE delle banche centrali poiché sono coerenti, a suo avviso, con un recupero diffuso globale della produzione, dell’occupazione e del commercio. Sul fronte yen, la valuta nipponica continua ad essere stabile verso euro sulla scia della recente bassa volatilità dell’euro/dollaro. Anche per oggi la resistenza più vicina passa da 122,20. Stabile anche la sterlina verso euro sopra il supporto 0,86 nonostante il Pmi servizi britannico migliore delle attese. Yuan cinese in prossimità dei massimi da 19 anni verso dollaro su segnali di ingresso di capitali nel paese. Infine segnaliamo l’apprezzamento generalizzato del dollaro australiano verso le altre principali valute durante la notte grazie ai buoni dati sul Pil del quarto trimestre pubblicati questa notte.
Commodity: prima giornata di rialzo da 6 sessioni per le materie prime con l’indice GSCI salito dello 0,9%. Giornata positiva per il petrolio con il Brent (+1,4%) tornato in prossimità dei 112$/barile grazie agli acquisti di asset rischiosi globali ed al quarto giorno consecutivo di chiusura dell’oleodotto nel Mare del Nord. In lieve recupero i metalli industriali al Lme dopo l’annuncio dell’obiettivo di crescita cinese nel 2013. In calo invece il benchmark australiano sul ferro (-1,6%) in seguito ai bassi danni causati dal passaggio del ciclone Rusty sopra i porti australiani. Prosegue la fase di stabilizzazione dei metalli preziosi con l’oro che si colloca in prossimità dei 1580$/oncia. A febbraio sono continuati gli acquisti di oro delle banche centrali (Corea del Sud, Russia e Kazakistan). Infine tra gli agricoli in evidenza il cotone (+1,3%), mentre un forte calo ha interessato il caffè arabica (-3,7%).
Azionario: seduta in forte rialzo quella messa a segno dagli indici europei ieri favoriti da un clima positivo scaturito dalle minori tensioni in area Euro e dalle attese di un proseguimento delle misure di stimolo monetario a livello globale. Tutti i principali indici hanno chiuso con rialzi superiori al 2%, con l’indice DAX che ha segnato nuovi massimi dal 2008, avvicinandosi sempre di più ai massimi storici. All’interno dell’indice Stoxx 600 tutti i settori hanno chiuso positivo ma il migliore è stato quello finanziario, seguito da quello energetico. Il Ftsemib è stato il migliore tra i principali indici, beneficiando del rimbalzo del settore bancario, anche se il rialzo non è stato accompagnato da volumi elevati. Nelle ultime sedute, infatti, i volumi sull’indice son risultati in calo di oltre il 30% rispetto alla media dell’ultimo mese, molto probabilmente a causa della Tobin tax introdotta a partire dal 1 marzo. In mattinata gli indici stanno aprendo in lieve rialzo.
Negli Usa la seduta è stata caratterizzata dai nuovi massimi storici fatti segnare dall’indice Dow Jones in un contesto di volumi che sono risultati in lieve rialzo rispetto alle seduta precedenti ma modesti se si considera la rottura dei massimi fatta segnare. L’indice S&P500 si avvicina sempre più anch’esso ai massimi storici favorito ieri dal rialzo del settore tecnologico e industriale . Da segnalare inoltre i nuovi massimi dal 2000 fatti registrare dall’indice Nasdaq Composite. Sul fronte emergente, l’indice MSCI EM ha chiuso con un rialzo dello 0,8%, favorito dall’area asiatica ed europea. Unica eccezione in tal clima di euforia sui mercati è giunta dall’indice Bovespa che ha chiuso con un calo di circa l’1%, in attesa dell’esito della riunione della banca centrale di oggi. In mattinata i listini asiatici hanno chiuso tutti in positivo sulla scia dell’andamento di Wall Street. Forte rialzo per l’indice giapponese Nikkei salito ai massimi da ottobre 2008.
INFORMAZIONI DI STAMPA SU TITOLI
ANSALDO – La società ha registrato un utile netto consolidato pari a 75,7 Mln€ nell’esercizio 2012, in aumento rispetto ai 73,1 Mln€ dell’anno precedente. Gli ordini sono invece diminuiti del 31% rispetto al 2011. Il Cda ha deciso di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,18€ per azione (stacco e pagamento il 20 e 23 maggio). Per quanto riguarda le previsioni per il 2013 la società si aspetta ordini acquisiti nella forbice 1,5-1,7 Mld€, il portafoglio ordini a 5,8-6,1 Mld€ e i ricavi a 1,25-1,35 Mld€.
FIAT – La società ha tenuto incontri informali con le banche sul finanziamento dell’acquisto della quota Veba in Chrysler. Lo ha detto l’AD Sergio Marchionne, che ha confermato sia gli obiettivi in termini di risultati sul 2013, pur non vedendo un recupero del mercato europeo, sia le previsioni di investimenti in Italia, nonostante l’incertezza politica post-elettorale, aggiungendo che sta considerando la produzione e la vendita di un marchio “low cost”. Secondo Marchionne, il mercato europeo dell’auto vedrà una ripresa a partire dal 2014 e uno yen debole avrà un impatto sulle vendite in Europa.
ITALCEMENTI – La società ha chiuso il 2012 con una perdita netta di 362,4 Mln€ e il Cda proporrà all’assemblea di distribuire un dividendo di 0,06€ per ogni azione ordinaria e risparmio.
PRYSMIAN – La società utilizzerà i 300 Mln€ ricavati dal collocamento del bond convertibile per rimborsare quasi interamente un term loan in scadenza nel 2014. Questo è quanto detto a Reuters dal direttore finanziario del produttore di cavi, PierFrancesco Facchini.
RCS – Venerdì prossimo Rcs terrà un Cda di aggiornamento sulle varie questioni aperte, dallo riscadenziamento del debito al processo di vendita dei periodici, mentre l’atteso consiglio su conti e piano industriale slitterà dopo l’11 marzo, secondo quanto riportato da Reuters. I giornalisti di Rcs Periodici hanno inviato ieri pomeriggio una lettera all’AD Pietro Scott Jovane in cui lo diffidano dal vendere dieci testate perché in contrasto con gli impegni presi dall’azienda a gennaio 2012, quando la società era guidata da Antonello Perricone.
EDP – La principale società nel settore utility portoghese ha registrato profitti in calo del 10% nel 2012, pari a 1,01 Mld€ rispetto agli 1,13 Mld€ dell’anno precedente. Sul risultato hanno pesato ricavi in calo registrati dall’unità Brasiliana.
QUALCOMM – La società, una delle più importanti al mondo nel settore dei semiconduttori e delle telecomunicazioni, ha annunciato l’aumento del 40% del dividendo trimestrale e un nuovo piano di acquisto di azioni proprie. La cedola sale a 0,35$ per azione dai precedenti 0,25$. La società di San Diego ha inoltre annunciato un buyback azionario pari a 5 Mld$, che va a sostituire il precedente piano da 4 Mld$.
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