La discesa in capo di Henrique Capriles, che ha raccolto la sfida di affrontare Nicolas Maduro nelle presidenziali venezuelane del 14 aprile, ha provocato un duro scontro con l’erede designato di Hugo Chavez: il leader dell’opposizione lo ha accusato di aver ”mentito per mesi” sulla salute del comandante e il presidente ad interim gli ha risposto che dovra’ ”vedersela con la legge” per aver lanciato ”la piu’ grande infamia e la piu’ grave offesa alla famiglia” di Chavez.
Nell’annunciare la sua candidatura, Capriles ha detto, rivolgendosi a Maduro: ”Io non gioco con la morte e con il dolore. Tu, Nicolas, che mi stai guardando, sei stato capace di giocare con la speranza di un popolo. Chi lo sa quando e’ morto Chavez?”, prima di accusarlo di aver ”sommerso il Paese in una menzogna”.
Il quarantenne governatore dello Stato di Miranda ha accusato il chavismo di aver ordito ”un piano perfettamente costruito”, nel quale si e’ mentito sulle condizioni di salute di Chavez e sulla sua morte, perche’ ”l’entourage” del defunto presidente e’ ”assetato di potere” e per questo sta ”usando il corpo del presidente per fare campagna”.
Pochi minuti dopo, Maduro ha risposto che ”la famiglia (Chavez) si riserva di intraprendere azioni legali contro questo signore per le offese che ha lanciato riguardo alla vita e alla morte del comandante” e ora Capriles ”dovra’ vedersela con la legge, e poi non venga a dire che e’ un perseguitato politico, perche’ ha commesso il piu’ grave errore della sua vita”, aggiungendo: ”Questa non e’ una minaccia, e’ cosi”’.
”Chavez e’ stato assolto dal popolo e dalla storia ed e’ stato elevato al rango di redentore dei poveri”, ha affermato il leader chavista con tono commosso, prima di annunciare che martedi’ prossimo l’Assemblea nazionale votera’ una riforma costituzionale per permettere che il defunto presidente sia sepolto nel Pantheon nazionale, quando finora era necessario che fossero passati almeno 25 anni dalla morte di una persona perche’ meritasse questo onore.
Maduro ha aggiunto che, per decisione della famiglia di Chavez, venerdi’ prossimo la sua salma sara’ portata dall’Accademia militare alla cosiddetta Caserma della montagna, nel quartiere popolare 23 de Enero, all’ovest di Caracas, dove il ”comandante presidente” organizzo’ il suo golpe fallito del febbraio del 1992, e che ora diventera’ il Museo della Rivoluzione bolivariana.