BERLINO (WSI) – Falso affermare che non sono stati problemi interni, ma le politiche di austerità “imposte dall’estero” a paesi come all’Italia a determinare i recenti risultati elettorali.
A respingere questa tesi è il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle, che in un articolo sul Financial Times rileva come “in Italia perfino Silvio Berlusconi, anche se in ritardo e controvoglia, ha sostenuto le riforme volute da Mario Monti”. E ancor più sbagliato ora sarebbe cambiare rotta.
“L’Europa deve fare una scelta: o continua con la sua combinazione, attentamente calibrata di solidarietà e crescita tramite rafforzamenti della competitività e risanamento dei bilanci, oppure ricasca nelle politiche di indebitamento che hanno fallito”.
“Sarebbe fatale – avverte il ministro tedesco – perché ci sta una incontestabile connessione tra politiche di bilancio sane, crescita e occupazione”.
Westerwelle profetizza i rischi potenziali della situazione rilevando che “quest’anno potrebbe essere il più difficile della crisi in Europa”. L’area euro “si è allontanata dagli scogli ma non è ancora riuscita a rientrare in un porto sicuro”. (TMNews)