Mercati

Jefferies: “Guerra nucleare contro risparmi e benessere”

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SIENA (WSI) – Tassi & Congiuntura: la sessione odierna in area Euro si apre con un forte rialzo degli spread periferici dopo la decisione sul piano di salvataggio di Cipro. La riunione straordinaria dell’Eurogruppo di venerdì pomeriggio si è conclusa con l’approvazione di un piano di salvataggio per Cipro di 10Mld€ e non di 17 Mld€ come indicato inizialmente. In cambio sono state imposte una serie di condizioni come un prelievo una-tantum sui conti bancari, un contributo dei detentori di bond junior, un aumento dell’aliquota alle imprese (dal 10% al 12,5%) ed un piano di privatizzazioni.

Il prelievo forzoso sui conti bancari ha però suscitato più scalpore di tutti. Esso prevede un prelievo una tantum del 6,7% per i conti inferiori a 100.000€ e del 9,9% per quelli superiori. Oggi il piano sarà sottoposto al voto del parlamento. Intanto il governo cipriota ha deciso di non far aprire domani gli istituti di credito dopo la chiusura per festività di oggi.

Il Fmi ha pubblicato un comunicato recante le dichiarazioni della Lagarde, intenzionata a sollecitare la partecipazione del fondo stesso al piano di aiuti. Al pacchetto dovrebbe inoltre contribuire anche la Russia. Ora spetta alla Troika preparare un Memorandum Of Understanding (MoU) che sarà poi visionato dall’eurogruppo e poi approvato dai membri dell’Esm. I ministri finanziari della zona Euro infine si attendono che l’approvazione della proposta per l’assistenza finanziaria giunga nella seconda metà di aprile per essere poi completata con le procedure nazionali. In particolare la cancelliera Merkel dovrà chiedere l’approvazione al Bundestag. Intanto la Troika ha concesso al Portogallo un anno in più per raggiungere il target del deficit/Pil del 3%, nel 2015 invece del 2014. Per quest’anno il target è del 4,5%.

Secondo i dati diffusi da Banca d’Italia, il debito delle amministrazioni pubbliche a gennaio ha raggiunto i 2,022 Mld€ in aumento. Intanto il tesoro italiano venerdì ha riacquistato 2,85 Mld€ di Btp al fine di ridurre lo stock di debito in circolazione. Sale anche il debito pubblico spagnolo che, come riporta la banca centrale, nel quarto trimestre 2012 si è portato all’84,1% del Pil dai 69,3% dello stesso trimestre dell’anno precedente a causa di un incremento sia a livello centrale sia delle regioni autonome. In settimana sono attesi i dati sull’indice Zew e Ifo di marzo, oltre che le aste spagnole su medio e lungo termine. La Bce ha comunicato che questa settimana 5 banche restituiranno 385 Mln della prima operazione di rifinanziamento a tre anni e 6,43 Mld€ della seconda operazione.

Oggi è atteso un incontro tra la Merkel ed il presidente francese Hollande che faranno il punto dopo il consiglio Ue che ha aperto la strada ad una maggiore flessibilità sul rispetto dei target dei conti pubblici. Negli Usa la settimana scorsa si è chiusa all’insegna di un calo dei tassi di interesse sulla scia di indicazioni meno favorevoli sul fronte della tenuta della spesa delle famiglie, dopo il forte calo registrato dall’indice preliminare della fiducia dei consumatori pubblicato dall’università del Michigan.

Questa mattina il calo dei tassi Usa si sta ulteriormente accentuando, con il decennale arrivato in prossimità dell’1,95%, sulla scia dell’effetto flight to quality innescato dal caso Cipro. Nel frattempo la Cina ha ulteriormente consolidato lo status di primo detentore straniero di Treasury al mondo, arrivando a totalizzare 1264Mld$ lo scorso gennaio.

Valute: euro in forte deprezzamento oggi sulla scia della decisione presa dall’Eurogruppo. Il cambio euro/dollaro, dopo aver chiuso la seduta di venerdì sopra area 1,30, ha aperto le contrattazioni stanotte in prossimità di quota 1,29, scendendo anche sotto tale livello per la prima volta dal dicembre scorso. La reazione degli operatori sembra essere prevalentemente emotiva, quindi non è escluso che il cambio possa recuperare quota 1,30 nel corso della settimana in attesa della decisione Fed del prossimo mercoledì. Yen in forte apprezzamento durante la notte favorito dalle forti vendite che hanno interessato i listini asiatici. Il cross vs dollaro che scende sotto quota 95, e quello verso euro in prossimità di area 123. Per oggi il supporto si colloca a quota 121,50/60; resistenza principale in area 124. Lo yuan cinese continua a rimanere in prossimità dei massimi da 19 anni verso dollaro sui timori di politiche restrittive dopo che i dati di febbraio hanno evidenziato un rialzo dei prezzi degli immobili in quasi tutte le principali città.

Commodity: l’indice GSCI ER ha chiuso venerdì in lieve rialzo. Questa mattina però, complice le tensioni innescate dal caso Cipro, le principali commodity presentano cali significativi con l’eccezione dell’oro, riposizionatosi nuovamente sopra quota 1600$/oncia. I cali più marcati oggi si riscontrano sul greggio (il Brent è in calo di oltre l’1%) e sul rame trattato al Comex (-2,2%). In base ai dati allo scorso martedì, gli speculatori, per la prima volta in 5 settimane, hanno aumentato le posizioni a favore di un recupero dei prezzi del comparto. Da segnalare venerdì la continuazione del calo del caffè arabica (-1,54%), su indicazioni di offerta abbondante dal Brasile.

Azionario: giornata quella di venerdì all’insegna del segno negativo per tutti i principali listini azionari europei in una seduta caratterizzata da forti volumi vista la scadenza di future e opzioni. Dopo una prima parte di seduta in territorio positivo, i mercati hanno girato in negativo nel pomeriggio con le perdite che si sono accentuate nelle ultime ore di contrattazione dopo la pubblicazione del deludente dato sulla fiducia dei consumatori Usa. Guardando ai singoli comparti, all’interno dello Stoxx 600 andamento negativo per quasi tutti i settori ad eccezione dell’health care che permette all’indice SMI di essere l’unico listino in positivo in Europa nella seduta di venerdì. La giornata di oggi si sta aprendo con forti vendite su tutti i listini dopo la decisione dell’Eurogruppo all’interno del piano di salvataggio di Cipro di imporre una tassa sui depositi bancari.

Particolarmente penalizzato il settore bancario che spinge al ribasso di oltre il 2% l’indice Ftsemib. Negli Usa si arresta nella giornata di venerdì il rally che aveva portato l’indice Dow Jones a registrare dieci sedute consecutive in rialzo e l’indice S&P500 in prossimità dei massimi storici. Le prese di profitto hanno avuto il sopravvento spinte dal deludente dato sulla fiducia dei consumatori calcolato dall’Università del Michigan sceso a marzo ai minimi da dicembre 2011. All’interno dell’indice S&P500 andamento negativo per quasi tutti i settori con le vendite che hanno interessato principalmente i settori telecomunicazioni e beni di consumo. Positivi invece health care e finanziari. Al momento il clima negativo in Europa sembra impattare anche sull’apertura di Wall Street con i future sull’indice S&P500 che scambiano in calo di oltre l’1%.

Sul fronte emergenti, quinta seduta consecutiva in calo per l’indice MSCI EM che chiude la peggiore settimana da maggio 2012 con un calo di oltre il 2%. La seduta di venerdì ha visto nuovamente un andamento debole dei listini dell’area americana, tra cui spicca il calo di quello messicano (-1,7%). In mattinata forti vendite per tutti i principali listini asiatici sulla scia della decisione dell’Eurogruppo. Particolarmente penalizzato quello australiano (-2%) e giapponese (-2,7%), quest’ultimo penalizzato dal deciso apprezzamento dello yen.

INFORMAZIONI DI STAMPA SU TITOLI

BANCO POPOLARE – Il gruppo ha chiuso il 2012 con una perdita di 627 Mln€ a causa degli impatti straordinari per la svalutazione della partecipazione in Agos Ducato e delle rettifiche di credito in seguito alle verifiche di Banca d’Italia.

BUZZI UNICEM – La controllata tedesca Dyckerhoff ha archiviato il 2012 con un utile netto in calo e propone per l’esercizio la distribuzione di un dividendo ridotto a 0,75€ per azione ordinaria e privilegiata in vista del suo delisting dalla borsa.

GENERALI – Secondo quanto riportato da Milano Finanza, il Ceo Mario Greco ha dichiarato che i risultati del primo trimestre sono “molto simili” a quelli del quarto trimestre “con dati che continuano a essere positivi” ed ha aggiunto che spera di pagare buoni dividendi agli azionisti.

IMPREGILO – Oggi inizia l’Opa di Salini che termina il 12 aprile. In un’intervista a Il Sole 24 Ore di domenica Pietro Salini ha dichiarato che non intende delistare la società al termine dell’Opa.

RCS – Alla fine della settimana potrebbero riunirsi sia il Cda sia il patto di sindacato. Secondo quanto riportato da Reuters sulla ricapitalizzazione si fa intanto sempre più strada l’ipotesi di un doppio appuntamento, il primo, come previsto, da 400 Mln€ seguito da una possibile integrazione più avanti nel tempo.

STM – Moody’s ha portato l’outlook a negativo da stabile.

TERNA – La società ha chiuso il 2012 con un utile netto pari a 464 Mln€ (+5,5% rispetto al 2011). Agli azionisti sarà proposta la distribuzione di un dividendo di 0,20 € per azione con stacco cedola il 24 giugno 2013 e pagamento il 27 giugno 2013.

UNICREDIT – La banca ha chiuso il 2012 con profitti per 865 Mln€, inferiori alle attese di mercato, mentre nel 2011 aveva registrato una maxi perdita di 9,2 Mld€. Nel quarto trimestre l’istituto di credito ha perso 553 Mln€ contro un utile di 144 Mln€ nello stesso periodo dell’esercizio precedente. Gli analisti avevano previsto un utile di 1,24 Mld€ per l’intero 2012 e una perdita di 173 Mln€ per quanto riguarda l’ultimo trimestre. Il Cda di piazza Cordusio proporrà la distribuzione di un dividendo da riserve di profitto pari a 0,09€ per azione.

BANK OF AMERICA CORP. – La banca americana ha annunciato un buyback per un valore di 5 Mld$. Dopo la notizia il titolo ha guadagnato il 3,8% ed ha chiuso la seduta di venerdì a 12,57$.

OVERVIEW DELLA SETTIMANA

· Germania: Indice Zew ed Ifo tedeschi di marzo

· Spagna: aste medio lungo termine

· UK: verbali ultima riunione BoE e presentazione al Parlamento del bilancio 2013

· La settimana sarà caratterizzata dalla riunione della Fed che sarà seguita dalla conferenza stampa del governatore Bernanke. Gli operatori attendono di comprendente le intenzioni della Fed sulle modalità di prosecuzione del piano di acquisti di bond

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