SIENA (WSI) – Tassi & Congiuntura: venerdì in area Euro la sessione è stata dominata dall’attesa di una decisione su Cipro. Questa notte, è stato raggiunto un accordo con la Troika che è stato poi ratificato dall’Eurogruppo straordinario riunito a Bruxelles.
L’accordo prevede: 1) chiusura della Laiki Bank, con la contribuzione da parte di detentori di azioni e bond; 2) la Laiki Bank sarà divisa in una good e bad bank; 3) i circa 4Mld€ di depositi di importo oltre i 100.000€ della Laiki bank confluiranno nella bad bank e parteciperanno al piano di chiusura; 4) i depositi sotto i 100.000 della Laiki confluiranno nella Bank of Cyprus (BoC), la più grande banca cipriota; 5) i depositi della BoC sopra i 100.000€ parteciperanno anche essi al piano di ristrutturazione; 6) la Bce offrirà liquidità alla BoC secondo le attuali regole e comunque alla BoC saranno trasferiti i 4Mld€ ottenuti in precedenza dalla LIaki attraverso la linea straordinaria di liquidità ELA; 7) i fondi del piano di salvataggio (fino a 10Mld€) non potranno essere utilizzati per ricapitalizzare sia la Laiki sia la BoC.
La BoC sarà invece ricapitalizzata attraverso la conversione in azioni di depositi non assicurati con pieno contributo degli azionisti e detentori di bond. Con riferimento ai depositi oltre i 100.000€ non sono state comunicate le percentuali di haircut. Il nuovo piano non richiederà l’approvazione del parlamento cipriota, dal momento che le perdite sui depositi deriveranno da un piano di ristrutturazione delle due banche citate e non da prelievi diretti.
L’Eurogruppo ha inoltre dichiarato di attendere ora un accordo tra Cipro e Russia per verificare l’entità della partecipazione finanziaria della Russia, aggiungendo di attendersi anche che l’Esm possa essere in grado di approvare la proposta di piano entro la terza settimana di aprile. Non è stato ancora deciso se le banche verranno riaperte domani.
L’accordo ha così evitato il blocco dell’iniezione straordinaria di liquidità da parte della Bce, salvaguardando il principio della tutela dei depositi sotto i 100.000€. Dopo l’accordo raggiunto nella notte la sessione di oggi si è aperta con un calo degli spread.
Il differenziale italiano si è riportato in prossimità dei 300 pb, mentre lo spread con la Spagna è tornato sopra i 30 pb. La Bce ha annunciato che questa settimana saranno restituiti circa 2 Mld€ della prima e seconda operazione di rifinanziamento. In settimana sono attese le aste italiane sul medio lungo termine (un 5 ed un 10 anni) fino a 7 Mld€.
Negli Usa tassi sui Treasury decennali questa mattina in rialzo in area 1,95%. Durante il fine settimana il Senato ha approvato la sua versione di legge di bilancio (con l’appoggio dei democratici che hanno la maggioranza in quest’aula del Congresso) diametralmente opposta rispetto a quella approvata dalla camera. Le principali differenze della versione approvata dal Senato su un orizzonte decennale sono: 1) sono previsti aumenti delle tasse tali da aumentare le entrate di 975Mld$; 2) non sono stati ipotizzati tagli alla spesa sanitaria per chi ha compiuto 65 anni (Medicare); 3) riduzione della spesa militare di 240Mld$. Agli inizi di aprile sarà Obama a presentare la sua proposta di legge di bilancio.
Valute: lo scorso venerdì l’euro si è riportato sopra soglia 1,30 verso dollaro su attese di un imminente accordo su Cipro in arrivo nel fine settimana. Questa mattina il cambio è tornato poco al di sotto di tale livello in apertura dei mercati europei. Per questa settimana, l’area di resistenza si colloca presso 1,31-1,3170, mentre il supporto a 1,2840.
Secondo i dati della CFTC, gli speculatori la scorsa settimana hanno aumentato l’ammontare delle posizioni nette in future che puntano ad un apprezzamento del dollaro verso euro, portandolo ai massimi da quasi 4 mesi. Stabile questa mattina la sterlina, malgrado l’annuncio di watch negativo sul debito UK da parte di Fitch, che potrebbe così togliere il rating massimo entro aprile.
Lo yen si è deprezzato verso tutte le principali valute mondiali durante la notte favorito dai rialzi dei listini azionari asiatici (ad eccezione della Cina). Per questa settimana la resistenza sull’euro/yen si colloca a 126, i supporti a 121,40 e 118,70. Del rialzo delle borse asiatiche ne ha beneficiato il dollaro australiano, sui massimi da 2 mesi verso quello Usa. Nuovo record da 19 anni per lo yuan cinese verso dollaro, con il cross sceso temporaneamente sotto soglia 6,21.
Commodity: nonostante il rimbalzo dello scorso venerdì, la settimana appena trascorsa si è conclusa con un calo degli indici legati alle materie prime (GSCI ER -0,9%). I dati della CFTC mostrano che gli speculatori hanno però aumentato l’ammontare delle posizioni combinate nette rialziste sul totale delle principali 18 commodity per la seconda settimana consecutiva, portandolo ai massimi da 5 settimane.
Segnaliamo l’estremo pessimismo sul rame, con le posizioni ribassiste in future ed opzioni salite ai massimi storici a causa delle scorte cinesi sui massimi storici e di quelle al Lme sui massimi da 9 anni. Nonostante ciò il rame venerdì ha guadagnato circa l’1%. Prosegue la forza relativa del Wti (+1,4%) rispetto al Brent (+0,2%), con lo spread tra i due tipi di petrolio calato ai minimi da luglio. Andamento misto per gli agricoli, in calo i metalli preziosi con l’oro che comunque si mantiene sopra i 1600$/oncia.
Azionario: chiusura di settimana in calo per i listini azionari europei in una seduta, quella di venerdì, caratterizzata ancora dalla vicenda Cipro. L’incertezza sul raggiungimento o meno di un accordo su un nuovo piano nel corso del weekend ha spinto gli operatori ad un atteggiamento cauto.
All’interno dello Stoxx600 la preferenza è stata per settori tradizionalmente difensivi quali telecomunicazioni e utility che non a caso risultano da inizio mese i due migliori comparti.
Tutti i principali indici hanno chiuso la seduta in calo, mentre si è mosso in controtendenza il Ftsemib andando a registrare un guadagno dello 0,7% che gli ha permesso di risultare, su base settimanale, il migliore indice europeo.
In mattinata il raggiunto accordo su Cipro sta spingendo al rialzo tutti i listini grazie soprattutto al rimbalzo dei titoli finanziari. Negli Usa seduta terminata col segno più, in una settimana che ha visto pero i principali indici chiudere in negativo per la prima volta nelle ultime quattro settimane.
Tutti i listini all’interno dell’indice S&P500 hanno chiuso la seduta di venerdì in positivo con il settore dei beni di consumo che continua a guidare i guadagni. Sul fronte emergenti, la seduta di venerdì ha visto nuovamente un andamento debole per l’indice MSCI EM che ha messo a segno la seconda settimana consecutiva in calo.
All’interno andamento negativo per quasi tutti i principali listini, in particolare quello brasiliano sceso fino a toccare i minimi da luglio scorso. In mattinata l’accordo su Cipro ha portato ad una serie di rialzi generalizzati sui listini asiatici, ad eccezione di quelli cinesi che hanno chiuso la seduta in lieve calo.
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