ROMA (WSI) – “Un modello che potremo applicare anche a futuri salvataggi”, dice il presidente dell’eurogruppo, l’olandese Jeroen Dijsselbloem, dopo l’l’accordo raggiunto per “salvare” Cipro.
Quale modello, si sono chiesti spaventati gli investitori: quello del prelievo forzoso senza precedenti? Quello che ha tenuto le banche chiuse per una settimana? (dovrebbero riaprire domani). Quello che ha innescato nei correntisti il timore che l’Europa, oltre alla ricetta dell’austerity, ora ha tirato fuori dal cappello magico anche quella del controllo dei capitali e del sequestro dei conti dei cittadini?
Immediata la reazione di Paul Murphy di FT Alphaville, che si è rivolto al neo capo dell’Eurogruppo, criticando duramente il modo in cui la gestito la prima crisi che gli è capitata di affrontare da quando ha preso il potere lo scorso gennaio.
D’altronde sono state proprio le dichiarazioni di Dijsselbloem a far precipitare i mercati azionari nella convulsa giornata di ieri, portando il Ftse MIb a cedere -2,50%. E il suo dietrofront non è bastato ad arginare i danni sui mercati azionari.
Murphy titola il suo post su FT Alphaville: “Dijsselbloem, si ricordi che il parlare a vanvera costa delle vite… ed è davvero il momento che a lei costi il suo lavoro”.