Il finanziere rinomato Mark Mobius sostiene che un default e’ l’unica maniera per risolvere i problemi del blocco a 17 e allontanare lo spauracchio di un ulteriore aggravamento della crisi del debito.
“Il piano di salvataggio non risolve mai nulla. Ci vuole un default. Non c’e’ un’altra via d’uscita”, ha detto ai microfoni della CNBC l’investitore Mobius, presidente di Templeton Emerging Markets Group.
“Il default avra’ un periodo prolungato. In altre parole, i pagamenti saranno diluiti nel tempo, in modo che con la progressiva ripresa dell’economia riusciranno a restituire i loro debiti”.
La paura dilagante in Europa e’ che la crisi di Cipro possa espandersi a macchia d’olio nel resto dell’area della moneta unica.
I commenti del guru dei mercati in via di sviluppo coincidono con la riapertura delle banche cipriote dopo 10 giorni di chiusura. Alle filiali dell’isola si vedono scene di panico, con lunghe file agli sportelli e la presenza delle forze di sicurezza a garantire il corretto svolgimento delle operazioni bancarie.
Ogni persona non puo’ prelevare piu’ di 300 euro al giorno, non si potranno incassare assegni e i pagamenti all’estero avranno un limite di 5 mila euro al mese.
Il piano di aiuti internazionali concessi all’isola prevede una controversa tassa sui patrimoni dei clienti piu’ benestanti: e’ la prima volta che una misura di prelievo forzoso del genere viene intrapresa in un paese dell’Eurozona.