ROMA (WSI) – Il governo russo prende spunto da Cipro: per combattere l’attivita’ criminale e l’imprenditoria illegale, Mosca e’ pronta a imporre restrizioni alle liberta’ personali, ordinando controlli di capitale e limiti ai pagamenti elettronici.
In Russia il mercato in nero e l’economia ‘grigia’ valgono circa il 50–65% del Pil e le stime parlano di un giro d’affari nell’ordine dei $50 miliardi nel solo 2012.
Come riporta Russia Beyond The Headlines dal 2015 saranno vietati i pagamenti con carta di credito superiori a 300 mila rubli (10 mila dollari circa). Si parte pero’ gia’ nel 2014, con una restrizione sui capitali di 19.500 dollari.
La decisione del governo e’ stata presa con l’obiettivo di aumentare i livelli di capitale in contante delle banche e colpire il mercato in nero e l’evasione fiscale.
Cosi’ come avvenuto a Cipro , tuttavia, finira’ per essere la classe media (piu’ che i ricchi oligarchi russi) a pagare il prezzo maggiore del piano.