LEGNANO (WSI) – Avremmo scelto con convinzione di non partire dalla situazione politica italiana con il Morning Adviser di oggi ma ci troviamo, per cause di forza maggiore, a partire proprio da qui. Nei report che si leggono circolare tra i desk degli analisti la parola Italia è sempre più presente e la situazione di stallo della politica italiana comincia a preoccupare alcuni investitori, il cui sentiment potrebbe pesare sul già debole indice italiano.
La chiusura pre pasquale è stata significativa, con un ritracciamento dei tentativi di risalita verso le resistenze importante, che ha riportato i prezzi verso quei minimi intorno a 15.250 che potrebbero essere messi in discussione anche in giornata, con potenziali estensioni delle quotazioni verso quell’area che si muove tra 14.850 e 15.100.
Per assistere a riprese dei prezzi, che potrebbero essere dovute a prese di profitto sulle discese, considerate sufficienti per il momento (in attesa di qualche altra, passateci il termine, “pulcinellata” da parte di qualche personalità politica italiana – scenario meno probabile tra i due), dobbiamo attendere il superamento rialzista della forte area di resistenza passante tra 15.500 e 15.600, dove si trovano sia la media mobile a 21 periodi oraria, sia i punti statici precedenti, che sono stati sentiti dal mercato.
Questo il quadro tecnico che descrive l’indice di un Paese ormai sempre più sotto i riflettori a causa del rischio Paese, un rischio che non ha ancora portato al tracollo dei mercati finanziari in quanto, una situazione del genere, che sarebbe percepita come destabilizzante e gravissima per l’intero sistema economico-finanziario dell’eurozona, non è vista ancora come tanto grave a causa delle personalità politiche sempre presenti dietro i tavoli, che rende il tutto all’”italiana”, ossia molto simile alla situazione di sempre.
D’altronde, i soldi dalle tasche dei cittadini da Monti sono stati presi e sono in preventivo per l’incasso (a giugno si dovranno fare i conti con la nuova rata dell’IMU) e fino a quando non dovesse succedere qualcosa di grave, non si è ancora pronti a liquidare pesantemente Italia dai portafogli.
Portafogli che però, soprattutto per chi è meno avverso al rischio (abbiamo già avuto modo di ragionare sulle aste dei Bot a 6 mesi settimana scorsa), potrebbero essere ribilanciati alleggerendo il rischio proprio sui listini azionari, il che ci porta a considerare potenziali approfondimenti verso il basso (a meno, chiaramente, di vedere le resistenze indicate prima superate).
Oltre a questi potenziali rischi, non possiamo non notare la forza del dollaro australiano e dello yen giapponese, giustificabili dal punto di vista tecnico in quanto, in assenza di market mover importanti sui due versanti, ma di fronte a dati non brillanti per gli Stati Uniti d’America (con un PMI manifatturiero a 51.6, contro un precedente di 54.2 e delle previsioni di 54.0), hanno proseguito il proprio cammino aiutati dalla debolezza generalizzata (di breve periodo) del biglietto verde. In mattinata, alcuni dati sulla sterlina, potrebbero portare ad aumenti di volatilità, attenzione che il pound è molto reattivo ultimamente, anche su dati normalmente di scarsa importanza.
EurUsd
Tenuta molto buona della trendline che abbiamo tracciato nelle scorse settimane durante la giornata di venerdì, con il mercato che è arrivato sui primi target di 1.2775. Da qui, il rimbalzo che ha portato la linea che consideravamo a non essere più valida e, con il superamento a rialzo dei primi massimi intorno a 1.28 ¼, abbiamo visto tentativi di sfondamento dell’area di resistenza che passava tra 1.2850 e 1.2865, senza che le rotture siano diventate definitive. Dopo giri di breve del mercato come quello visto, occorre, a nostro parere, prestare attenzione alla media mobile a 21 periodi oraria, che potrebbe aiutare i prezzi a tentare delle risalite verso le resistenze di 1.2875, che se rotte potrebbero portare all’interno di quell’area confusa, dove i riferimenti del passato da poter essere sfruttati dagli operatori per il posizionamento di ordini, mancano (1.2890/1.2910), che può essere considerata come potenziale miccia per ulteriori accelerazioni verso 1.2960, una volta superato il 30. Nel caso in cui l’area che passa tra 1.2850 e 1.2840 (EMA21 e punti precedenti sulla piccola correzione prima dell’ultima salita) non dovesse tenere, crediamo che un approfondimento oltre 1.28 ¼ si renda necessario per rivedere l’area di 1.2800, dove passa la trendline di cui abbiamo parlato, che potrebbe fare da supporto. Sotto 1.2780 è possibile ricercare i minimi in area 1.2750 (oltre a questo livello è possibile valutare 1.2740 per rotture verso 1.2700).
UsdJpy
Tutta l’area commentata venerdì, che passava tra 94.25 e 94.50, all’interno della quale erano presenti i massimi discendenti della discesa del UsdJpy (ben visualizzabili, abbiamo detto, su un grafico orario), si è rivelata molto efficace dal punto di vista del contenimento dei prezzi, che dopo essersi fermati sulla media a 100 oraria hanno ripuntato i minimi in area 94.00, e sulla rottura di quel 93.90 messo nel mirino settimana scorsa, hanno formato nuovi minimi di periodo. Siamo scesi sotto quota 93.00 ed ora ci troviamo al cospetto di una divergenza oraria rialzista, che fa però fatica a prendere quota. L’area che passa tra 93.00 e 93 ¼ (punti precedenti e media a 21 oraria) sarà molto importante al fine di valutare nuove risalite, che potrebbero avvenire con il superamento i 93.30, ma che vedono già in 93.50 una buona resistenza che anche se non dovesse tenere renderebbe difficile una salita importante se non oltrepassato nuovamente il 94.00.
EurJpy
Discesa contenuta dalla media mobile a 21 oraria per l’EurJpy, che si è quasi portato a quota 119.00. Il mercato potrebbe sentire delle resistenze nel momento in cui si dovesse raggiungere l’area di 119.75 (dove passa la media a 21) / 120.00 (massimi precedenti di brevissimo periodo). Qui è possibile valutare vendite di euro, tenendo conto che un superamento di 120.30 potrebbe essere propedeutico al raggiungimento dei massimi precedenti in area 120.80. Nel caso di tenuta delle resistenze, è possibile valutare tentativi di rottura dei minimi precedenti nel caso in cui ci avvicinassimo a 119.20.
GbpUsd
Buona tenuta dei supporti di breve sul cable, che ha confermato come sia importante l’area che ora passa intorno a 1.5180. Un suo superamento a ribasso, con lo sforamento di 1.5160 potrebbe riproporre il quadro ribassista di breve, che vede il livello di 50 come la miccia per vedere raggiunto 1.5135 e, se superato, 1.5110. Per il momento ci troviamo sopra la media mobile a 21 periodi oraria, che potrebbe funzionare come supporto dinamico per ritorni verso i massimi, che se rotti potrebbero lasciare spazio verso 1.5300. Fino a che non si scenderà sotto 1.5215 (che potrebbe far raggiungere i supporti visti) possiamo considerare la sterlina come potenzialmente rialzista.
AudUsd
Gran performance del dollaro australiano, dopo i dati misti cinesi che però hanno permesso alla PBoC di innalzare la bansa di oscillazione dello yuan nei confronti del dollaro americano. Una rivalutazione dello 0.14% che porta il limite della banda a 6.2586 yuan per dollaro americano, il che rappresenta un segnale buono per l’economia cinese e che potenzialmente potrebbe essere in grado di attirare nuovi flussi di capitali in Cina. Si è tentato il ritorno verso 1.0500, con la barriera di 1.0475 che si è fatta sentire e con 1.0440 (punti precedenti e media a 21 oraria) area di resistenza. Questi i livelli da curare per assistere a nuove evoluzioni dei prezzi, che potrebbero in caso di rottura rialzista percorrere nuova strada verso 1.0500/1.0525, mentre in caso di ribassi raggiungere i minimi precedenti in area 1.0415.
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