ROMA (WSI) – L’America si scopre sempre più a destra. Il partito nazista americano ha i suoi lobbisti a Washington. Lì nella capitale della politica statunitense è John Bowles a muovere i fili di un “movimento” che rimette indietro l’orologio a pagine tristi della storia moderna.
Si è registrato mesi fa come rappresentante dell’American Nazi Party alla Camera e al Senato per esercitare la giusta pressione sugli eletti affinché promuovano norme che favoriscano gli interessi del suo partito.
Bowles ha, infatti, assicurato che farà pressione su temi importanti, dalla disoccupazione all’immigrazione, usando un ”approccio prudente e obiettivo, senza agitare una svastica sotto il loro naso”. Ma questa vicenda non è che una goccia di quello che sta accadendo Oltreoceano. In Nord Carolina i legislatori repubblicani stanno spingendo il Tribunale federale a rivedere alcune leggi, in particolare quella che riguarda la separazione fra Chiesa e Stato.
Chiedono che “ogni stato sia riconosciuto sovrano e possa decidere autonomamente in che modo esso può fare leggi per il riconoscimento ufficiale della religione”. Ma dietro questa richiesta c’è ben altro. Alcuni osservatori spiegano che si tratta dell’ultima prova di uno spostamento verso destra degli elettori americani.
Con i democratici che controllano la Casa Bianca e il Senato, sono diventati sempre più numerosi i repubblicani in diversi Stati che hanno deciso di promuovere politiche per bloccare l’agenda del presidente Barack Obama, spingendo la legislazione ad attuare programmi di estrema destra, che, in molti casi, cercano di separare i singoli Stati americani dalle decisioni del governo federale.