PARIGI (WSI) – Il motore della Francia e’ ingolfato da una paralisi sociale, economica e politica. La fiducia nel presidente Francois Hollande e’ ai minimi assoluti e la disoccupazione e’ salita ai nuovi massimi. Come se non bastasse il ministro anti evasione, il capo del Bilancio Cahuzac, si e’ appena dimesso per aver nascosto l’esistenza di un conto in Svizzera.
Verrebbe da pensare che peggio di cosi’ le cose non potrebbero andare. Sfortunatamente, almeno secondo l’analisi di Charles Gave di GaveKal Research, i cicli economici non funzionano cosi’ e Parigi sta per entrare in una fase che durante l’era dello standard aureo era nota come “depressione secondaria”.
Ad allarmare l’opinionista e’ il fatto che l’economia stia gia’ facendo i conti una stretta creditizia senza precedenti, ma che puo’ solo peggiorare.
I problemi della Francia sono anche politico culturali. Gli eccessi speculativi in Spagna e Irlanda erano concentrati nel settore immobiliare di prezzi inflazionati e offerta gonfiata, mentre in Francia il problema e’ il settore pubblico.
Come si usava dire, ci sono “troppe case in Spagna, troppe fabbriche in Germania e troppi dipendenti pubblici in Francia”. Negli anni 2000 questa macchina pubblica fuori controllo in Francia si e’ servita di condizioni favorevoli sotto il profilo dei finanziamenti. Questo processo ha gonfiato la burocrazia e il peso della pubblica amministrazione, nell’ambito di un fenomeno di “clientelismo sociale”, come lo definisce lo stesso Gave.
Il risultato? Parigi e’ l’unico paese in cui dal 1987 il settore pubblico e’ cresciuto piu’ in fretta del privato. “Le autorita’ economiche transalpine hanno organizzato un sistema in cui il pubblico puo’ depredare il privato“.
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E’ un metodo istituzionalizzato di rapina furtiva, che ha rafforzato il ciclo di depressione economica, tanto che contrazione dei profitti aziendali si e’ tradotta in meno investimenti privati, meno crescita economica e maggiore disoccupazione.
“Prima pensavo che la crisi del debito sarebbe arrivata in Francia tra il 2014 e il 2017. Alla luce dei problemi del governo in carica, ho cambiato idea e penso che ora il paese sia estremamente vicino all’abisso“.
“Allacciate le cinture” – conclude l’esperto di macro economia di GaveKal Research – “l’ultimo paese comunista d’Europa sta per implodere”.