ATENE (WSI) – Il conto da presentare alla Germania raggiungerebbe un totale complessivo di €162 miliardi, di cui 108 per la ricostruizione delle infrastrutture del paese dopo l’occupazione nazista del 1941-1944. Parliamo dell’80% del Pil greco.
Il premier Antonis Samaras ha indetto una riunione speciale con il Ministro degli Esteri, Dimitris Avramopoulos, per limitare i danni diplomatici causati dal rapporto di ottanta pagine.
Il documento – classificato “Aporito”, o segreto – è stato redatto da un gruppo di esperti nominati dal Ministero delle Finanze greco e consegnato ai funzionari il mese scorso.
La commissione presieduta da Panagiotis Karakousis, Direttore Generale della Ragioneria Generale presso il Ministero delle Finanze, si è basata su 190 mila pagine di documenti conservati nei ministeri e negli archivi del paese.
Karakousis ha detto al Daily Telegraph che il rapporto è stato commissionato dal governo attuale e non dal precedente governo Pasok con “lo scopo di raccogliere tutto il materiale disponibile, in modo che i leader politici possano controllare i dati”.
Il ministero degli Esteri greco ha detto questa mattina che la relazione sarà inviata al servizio giuridico di Stato “per verificare se abbia validità legale, sia valutata e si stabilisca se i crediti dello Stato greco abbiano titolo per essere presentati.”
L’esistenza di questa relazione è stata rivelata dal giornale greco To Vimalo scorso fine settimana in un articolo intitolato “Cosa ci deve la Germania” e assicura che Atene abbia motivi legittimi per presentare il conto. “La Grecia non ha mai ricevuto nessun indennizzo, né per i prestiti che è stata costretta a fare alla Germania, né per i danni subiti durante la guerra”.
Il giornale riporta che la faccenda è “esplosa come una bomba” in un momento critico in cui la Grecia è sotto forte pressione da parte dei creditori. “Il governo dovrebbe pubblicare tutti i risultati e chiarire la propria posizione su questa delicata questione”.
L’aver incluso i danni anche della prima guerra mondiale ha sconcertato molti storici. La Grecia dichiarò guerra contro gli Imperi Centrali nel 1917 e per lo più combatté contro la Bulgaria. “Non ho mai sentito niente di simile prima. E’ pazzesco”, ha detto uno scrittore greco.
C’è stata una lobby che ha chiesto a lungo danni di guerra alla Germania, il cosiddetto “Consiglio Nazionale” che chiedeva €500 miliardi a copertura delle opere d’arte rubate e per la perdita della metà della produzione economica di quasi quattro anni di guerra.
Ma la risposta degli storici è che tutti i debiti della Germania furono condonati nella Conferenza di Londra del 1953 – tra questi anche i debiti verso la Grecia – infatti Berlino dovrebbe ricordare che il Wirtschaftwunder, il Miracolo economico della Germania cominciò con l’aiuto del Piano Marshall americano. E 300 mila greci sono morti durante l’occupazione dell’Asse, per lo più per fame.
Ma questo rapporto è un documento ufficiale, porta l’imprimatur del Ministero delle Finanze e non è chiaro cosa spera di ottenere Atene fomentando l’emotività popolare, in questo momento, con questo tema.
Il rapporto sarà certamente sotto gli occhi dei funzionari tedeschi e visto come una forma di ricatto morale durante la difficile trattativa in atto tra la troika Ue-Fmi e la Grecia.
Alcune fonti in Grecia dicono che il documento è stato preparato come strumento negoziale da utilizzare solo se la Germania e gli altri creditori gonfiassero troppo le loro pretese, ma la cosa non è ben chiara.
La mossa solleva gravi interrogativi circa le vere intenzioni di Samaras e del suo partito Nuova Democrazia, che si è posto come amico del cancelliere tedesco Angela Merkel.
Ci si espone nuovamente a considerazioni sulla fiducia nei principi fondamentali che regolano la zona euro, dopo tre anni di depressione di tutto il Sud e ricominciano le solite recriminazioni reciproche tra creditori e debitori. Vecchi demoni che sono stati evocati di nuovo.
Il rapporto include anche una quantità di addebiti diversi, tra cui i € 54 miliardi per i costi di prestiti forzosi fatti dalla Banca di Grecia per coprire stipendi e le forniture delle truppe naziste, e per sostenere gli Afrika Korps.
La Grecia ha già riscosso un notevole alleggerimento del debito, anche se assorbito dai fondi pensione privati, dalle assicurazioni, e dalle banche, piuttosto che direttamente dallo stato tedesco o da altri paesi della zona euro.
Si stima che i contribuenti tedeschi potrebbero aver perso €12 miliardi finora indirettamente attraverso i tagli sulle obbligazioni greche di banche in comproprietà delle autorità tedesche, o che sono state in parte nazionalizzate.
Seguendo la politica attuale, la Grecia deve attenersi al suo regime di austerità fino alla fine del decennio, quando si prevede che il debito pubblico si stabilizzerà al 122% del PIL, se tutto andrà vanti senza intoppi.
Ma i critici sono scettici, e sanno che la Troika ha sottovalutato la portata del crollo economico in ogni sua fase.
Oggi è arrivata una notizia agrodolce che dice che i prezzi sono in calo per la prima volta da 45 anni. La Grecia sta tirando fuori la sua `svalutazione interna ‘come aveva richiesto l’Europa, anche se rischia la deflazione che aggrava la crisi del debito.
La Grecia potrebbe essere saltata dalla padella nella brace.
Traduzione a cura di Bosque Primario
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