ROMA (WSI) – Il web non ha ancora finito di esultare per la vittoria, alle Quirinarie, di Milena Gabanelli, “ufficialmente” candidata degli iscritti del Movimento 5 Stelle per le elezioni del presidente della Repubblica, che diverse fonti riportano una realtà del tutto diversa.
Lo stesso Beppe Grillo, commentando le Quirinarie, avrebbe detto: “La voteremo solo noi, non credo sarà possibile (l’elezione)”. Inoltre rimane da vedere se la giornalista freelance e conduttrice di Report abbia voglia di accettare. Gino Strada, arrivato secondo, ha gia’ rinunciato.
Nelle ultime ore sono iniziate a circolare indiscrezioni secondo cui la scelta dei parlamentari del Movimento 5 Stelle sarebbe stata già fatta. Il voto è pronto per essere dato in aula a Stefano Rodotà. Giurista, garante per la privacy, un passato da militante di sinistra e radicale. Wall Street Italia e’ in grado di confermare questa tesi.
Stefano Rodotà è nato a Cosenza il 30 maggio 1933, è anche politico italiano della minoranza albanese (arbëreshë) e ha scritto numerosi testi sulla tutela delle minoranze etnico-linguistiche.
Se il PD votasse invece la conduttrice di Report, potrebbe essere un inizio di una collaborazione per il fondatore del M5S Grillo. “Il Pd provi a votarla, cominciamo da lì, poi vedremo i rimborsi elettorali, la legge anti-corruzione, l’incandidabilità. Se non con Bersani, li faremo con i giovani del Pd”.
Secondo Adriano Zaccagnini, deputato del Movimento 5 Stelle, “Rodotà è un’ipotesi concreta, una persona validissima, un vero custode della Costituzione”.
“Sul suo nome si potrebbe trovare un accordo con il centrosinistra?”, gli chiede un giornalista del Fatto Quotidiano? “Se verrà scelto dai cittadini, lo voteremo e ci aspettiamo che Sel e Pd convergano su di lui – conclude il deputato -. Potrebbe aiutare a trovare una collaborazione su un’agenda di governo”.