ROMA (WSI) – Il primo incontro del Club Bilderberg si tenne il 29 maggio 1954 nell’hotel da cui il gruppo ha preso il nome, situato nei pressi di Arnhem, in Olanda.
Fu un incontro voluto dal politico polacco Józef Retinger per porre rimedio al preoccupante dilagare dell’anti-americanismo in Europa occidentale. Gli invitati alla prima conferenza appartenevano all’area conservatrice e liberale: cinquanta delegati provenienti da undici Paesi europei e undici delegati statunitensi.
Da quel lontano 1954, ogni anno si tiene un incontro in una città diversa (solitamente europea; ogni quattro anni canadese o statunitense), al quale vengono invitati 130 influenti esponenti del mondo della politica, dell’economia e della finanza.
Fin qui nulla di strano, se non fosse che gli argomenti e i contenuti degli incontri sono assolutamente top-secret: ciò ha attirato costantemente le critiche sul Club Bilderberg ed ha alimentato non pochi sospetti.
I fautori della cosiddetta “teoria del complotto” vedono in Bilderberg l’espressione di un gruppo di oligarchi, capaci di influenzare con le loro decisioni l’operato dei governi dei diversi Stati in funzione della creazione di un “Nuovo ordine mondiale”.
Gli organizzatori della Conferenza difendono la scelta di non ammettere nessuno esterno al gruppo di invitati e di non far mai trapelare nulla dei diversi interventi con l’esigenza di assicurare ai partecipanti la totale libertà di esprimere la propria opinione senza il timore di essere travisati dai media.
Magari il motivo è proprio questo; ma non la pensa certo così Daniel Estulin, il giornalista russo che più di ogni altro si è occupato degli affari (sporchi, a suo avviso) del Gruppo Bilderberg.
Ecco una frase riportata da Wikipedia nella pagina relativa al libro pubblicato dallo scrittore nel 2005, intitolato – per l’appunto – “Il Club Bilderberg”: “Nel 1996 cercarono di uccidermi, nel 1998 di sequestrarmi, nel 1999 di corrompermi, nel 2000 di arrestarmi, e l’anno dopo mi offrirono un assegno in bianco se avessi taciuto una volta per tutte“.
Uno degli abituali invitati al meeting annuale è il Presidente del Consiglio dimissionario Mario Monti. Nel 2012 si è tenuto un incontro del Club a Roma: secondo una nota ufficiale di Palazzo Chigi, si è parlato delle misure prese dall’Italia in campo economico per combattere la crisi. All’incontro erano presentidiversi ministri, come Francesco Profumo, Anna Maria Cancellieri ed Elsa Fornero. Tra gli altri italiani invitati, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti.
Recentemente, Ferdinando Imposimato, Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, ha lasciato intendere che esiste un nesso tra Bilderberg e le stragi avvenute in Italia durante gli anni di piombo.
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