ROMA (WSI) – I guadagni sembrano coprire largamente le spese, se è vero che grazie al cd contenente i dati bancari di diverse migliaia di cittadini tedeschi, comprato in Svizzera per 4 milioni di euro, il governo rosso-verde della Renania-Palatinato intende recuperare 500 milioni di euro.
Tutti sono molto soddisfatti a Magonza, il capoluogo del Land guidato dalla socialdemocratica Malu Dreyer, arrivata all’incarico di governatore nonostante che una forma di sclerosi multipla la costringa spesso a muoversi su una sedia a rotelle.
«Si tratta di materiale eccellente e di ottima qualità», ha commentato il ministro della Finanze regionale, Carsten Kühl, anche lui della Spd. E dopo l’acquisto delle informazioni, compiuto in collaborazione con altri Länder tedeschi, sono iniziati martedì i controlli e le perquisizioni delle case di duecento persone. L’operazione è solo all’inizio e potrebbe prolungarsi per tutto il 2013.
Nella prima fase sono stati individuati 4.000 casi sospetti. «Dobbiamo lottare costantemente contro l’evasione fiscale. Per questo le autorità devono utilizzare tutti i mezzi costituzionali possibili. L’acquisto del cd si inquadra in questo sforzo e i dati in esso contenuti dimostrano l’energia criminale che viene utilizzata per occultare i redditi da capitale», ha detto Kühl, che però non ha voluto rivelare da chi il materiale sia stato acquistato e quali siano le banche svizzere coinvolte.
In realtà la magistratura di Coblenza, la terza città della Renania-Palatinato, ha annunciato di aver aperto un’indagine giudiziaria contro funzionari del Crédit Suisse, dell’ex Clariden Leu e della Neue Aargauer Bank, sospettati di aver aiutato gli intestatari dei conti a violare le leggi tedesche.
Un portavoce del Crédit Suisse ha detto che i clienti tedeschi della banca sono stati invitati a risolvere i loro problemi fiscali e che i loro conti saranno chiusi se tutto questo non avverrà. Le autorità di Magonza sperano che il grande risalto dato al blitz dalla stampa possa spingere gli evasori ad autodenunciarsi in cambio di una diminuzione delle sanzioni.
Non è la prima volta che un Land tedesco fa questo tipo di shopping. La Nord Renania-Vestfalia, per esempio, ha speso quattro milioni di euro per mettere le mani un anno e mezzo fa su un Cd con i dettagli dei conti bancari della Hsbc, in Lussemburgo.
Il governo di Berlino ha cercato di mettere fine alle iniziative prese a livello regionale negoziando un accordo fiscale con la Svizzera, che però è stato bloccato dal Bundesrat, la Camera alta, dove l’opposizione ha la maggioranza. Socialdemocratici e verdi ritengono infatti che l’intesa sia troppo indulgente nei confronti dei clienti tedeschi della banche svizzere. Comunque, anche la Corte costituzionale non ha avuto niente da ridire. E il traffico continua, anche perché i risultati sono buoni.
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