Roma (WSI) – La Banca centrale europea potrebbe tagliare ulteriormente i tassi d’interesse se i nuovi dati di inflazione e crescita dovessero giustificarlo. E’ stretta la via che indica dalle colonne del Wall Street Journal il presidente della Bundesbank e l’influente consigliere della Bce, Jens Weidmann.
“Tutti si domandano cosa possa fare di più la Banca centrale invece di domandarsi che contributo potrebbero dare altre autorità”, ha spiegato Weidmann, che ha più volte espresso preoccupazione per le pressioni politiche sulla Bce perché adotti una politica monetaria molto più accomodante sulla falsa riga del modello di banche centrali come la Federal Reserve.
“Un punto che credo sia importante sottolineare, forse più per i ministri delle Finanze che per i miei colleghi della banca centrale, è che la medicina gestita dalle autorità di politica monetaria cura solo i sintomi, e al prezzo di effetti collaterali e rischi”, ha concluso il presidente della Bundesbank. Secondo Weidmann è essenziale che adesso venga assunta una politica monetaria che rilanci la crescita in Europa e il canale del credito alle piccole medie imprese.
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Anche secondo l’ex membro del comitato esecutivo della Bce, Lorenzo Bini-Smaghi, è plausibile l’ipotesi di un prossimo taglio dei tassi, in quanto “i responsabili di politica economica guidati dal presidente Mario Draghi agiranno per indebolire l’euro”