MILANO (WSI) – Il governo italiano è pronto al veto contro la proposta di applicare anche ai titoli di Stato, e dunque a Bot, Btp e Ctz, la futura tassa europea sulle transazioni finanziarie (ufficialmente Ftt, ma meglio nota come ‘Tobin Rax’).
Lo ha detto oggi a Bruxelles il rappresentante permanente dell’Italia presso l’Ue, Ferdinando Nelli Feroci, precisando che anche altri paesi sono su questa linea, mentre è soprattutto la Germania a insistere per l’inclusione nel campo di applicazione della tassa le transazioni sui bond del debito sovrano, come d’altra parte prevede la proposta della Commissione europea.
L’Italia è uno degli 11 paesi membri che hanno promosso la ‘cooperazione rafforzata’ sulla Tobin tax, insieme a Germania, Spagna, Francia, Grecia, Belgio, Austria, Olanda, Slovenia, Slovacchia ed Estonia.
La ‘cooperazione rafforzata’ è stata decisa per aggirare il veto dei paesi contrari, in una materia (la fiscalità) che prevede che le decisioni dei Ventisette siano prese all’unanimità. Ma, una volta che il processo è partito, vale comunque il principio dell’unanimità anche fra i paesi della stessa cooperazione rafforzata.
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“L’esclusione delle transazioni sui titoli di Stato dalla base imponibile della tassa è una linea rossa invalicabile e non negoziabile: per noi c’è una sensibilità tale che sarebbe inammissibile. Su questo punto siamo pronti anche allo scontro, a un confronto anche molto duro”, ha detto Nelli Feroci. (TMNews)