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Elezioni Germania: ex calciatore fa tremare Merkel

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Roma (WSI) – Sono giorni difficili per Frau Merkel. Lo scandalo Uli Hoeness, suo “alleato” di primo piano nella corsa alle elezioni politiche di quest’autunno, è una spina nel fianco di quelle difficili da eliminare. L’ex calciatore e campione del mondo nel 1974 con la nazionale tedesca, succeduto a Franz Beckenbauer nel 2009 alla presidenza del Bayern, pensava di essersi messo in regola pagando in anticipo sei milioni di euro al fisco e autodenunciandosi per avere aperto un conto segreto nella confederazione elvetica.

Ma la verità invece era un’altra: Hoeness potrebbe avere nascosto una somma che si aggirerebbe sui dieci milioni di euro. Poco importa se il numero uno del club bavarese, nonché dichiarato sostenitore della Spd, ha annunciato di avere presentato una dichiarazione spontanea alla procura di Monaco e di star collaborando attivamente con le autorità. Attualmente è indagato per frode fiscale. E così adesso gli avversarsi politici gongolano, convinti che per la Spd bavarese potrebbe essere la fine.

Florian Pronold, leader in quel lander, ha detto che il presidente del Bayern non è più un esempio e ha denunciato le protezioni che avrebbe ricevuto nel governo del Land. Ma secondo la stampa tedesca, il ministro-presidente della Baviera era conoscenza da tempo di quanto era accaduto. Il Financial Times ha voluto vederci chiaro e oggi sul sito scrive come nei sondaggi il sostegno degli elettori tedeschi per il partito del Cancelliere in carica, Merkel, sia scivolato al livello più basso da inizio anno.

Il supporto ai cristiano-democratici è crollato sotto la soglia del 40% per la prima dallo scorso dicembre secondo l’ultimo sondaggio firmato da Forsa. Tuttavia, in Germania, il Spd resiste: le proiezioni dell’istitutto Insa lo confermano, infatti, al 23%, con il partito dei Verdi al 14%, mentre i Free Democrats, gli alleati minori della coalizione Merkel, sono al 5%.

Mentre in molti pensano che la Cancelliera adesso dovrà scegliere un nuovo partner di governo, se la Cdu si confermerà come la forza parlamentare principale nelle elezioni di settembre, formando una grande coalizione con il Spd – come è avvenuto per quattro anni, fino al 2009 – o dovrà allearsi con il partito dei Verdi, nonostante i pochi punti di programma in comune, è il nuovo partito euroscettico, Alternativa per la Germania, a uscirne avvantaggiato: è al 5%.

Una crescita-lampo rispetto al 3% di cui godeva appena una settimana fa la nuova formazione che chiede l’uscita dall’euro e il ritorno al marco, ricordano gli statistici di Insa. Se questo dato sarà confermato al test elettorale di settembre potrebbero entrare in Parlamento.