MILANO (WSI) – Borsa Milano vira in positivo nel pomeriggio e chiude ai massimi di seduta, nel giorno della riunione dell’Ecofin dei ministri finanziari europei a Bruxelles. Ftse Mib fa +0,84% a 17.315,25 punti. Tra le singole azioni, pesanti le Mediaset (-3% circa). FonSai (quasi -5%) paga rumor circa i problemi di fusione con il cavaliere bianco Unipol.
Dati negativi dal fronte economico italiano: crolla l’inflazione, in picchiata il mercato immobiliare, che scende al livello in cui si trovava 30 anni fa, mentre il debito pubblico si gonfia ancora.
Deludente l’indice Zew della Germania, che misura la fiducia degli investitori. Euro in crescita dopo asta spagnola, si attesta sopra quota $1,30.
Via libera dell’Eurogruppo alla tranche di aiuti da 7,5 miliardi per la Grecia. Sotto pressione anche gli altri listini come Francoforte -0,10%, Parigi -0,29% e Madrid -0,39%, mentre il Ftse 100 di Londra -0,14% dopo aver testato il massimo degli ultimi 5 anni e mezzo, complice il balzo di Severn Trent (+17,5%).
Tra altri titoli, bene le quotazioni del colosso aerospaziale Eads +1,7% dopo la diffusione dei conti del primo trimestre. Titolo del colosso sportivo Puma -5,9% dopo la flessione dei profitti -32% su base annua e l’allarme lanciato sull’outlook dell’anno. Commerzbank -2% dopo l’annuncio sui dettagli relativi all’aumento di capitale da $3,3 miliardi; Deutsche Post +3,5% dopo +7% utili in primo trimestre.
Azionario asiatico in rialzo per la seconda sessione consecutiva, ma Borsa di Tokyo in lieve calo; vendite più forti sui listini cinesi. Oro in crescita dopo tre sedute consecutive di ribassi, che hanno portato le quotazioni a scendere -3%, al tasso più alto dal mese di aprile, quando il metallo prezioso è entrato ufficialmente nel mercato orso. Yen in rally dal minimo in più di quattro anni.
Indice di riferimento MSCI Asia Pacific Index in crescita debole, +0,2%, indice sudcoreano Kospi +0,8%. “Il rally, in particolare in Giappone, potrebbe continuare grazie alla ripresa degli utili – ha commentato Daphne Roth, responsabile della divisione di ricerca sull’azionario presso ABN Amro Private Bank – Le banche centrali sono pronte ad adottare ulteriori misure di quantitative easing, e tale elemento sosterrà ulteriori guadagni”.
Il 52% circa delle società scambiare sull’MSCI Asia Pacific Index ha riportato utili che hanno battuto le attese degli analisti, stando ai dati di Bloomberg. Tornando alla seduta odierna, l’azionario giapponese ha visto balzare i titoli delle utility, dopo che Nomura Holding ha alzato il rating su alcune azioni del comparto. Kansai Electric Power oltre +16%.
Cina giù, azionario ha riportato la perdita più forte in tre settimane sulla scia dei timori secondo cui il governo potrebbe introdurre ulteriori restrizioni sulle proprietà immobiliari. L’indice CSI 300 Index -2%.
In rialzo bond governatici australiani, con i rendimenti decennali in calo al 3,23%. Treasuries americani in crescita per la prima volta in quattro giorni.
BTP – I tassi sui BTP decennali riaccelerano sopra la soglia del 4%, a fronte di spread BTP-Bund a 10 anni in rialzo +2,46% a 263,94 punti. Vincenzo Longo, market strategist di IG, commenta in un report: “L’asta (di ieri) non è stata eccezionale visto il calo generalizzato della domanda. Man mano che i rendimenti scendono, sempre meno investitori sono disposti ad assumersi il rischio di investire sul debito italiano“.
“Stiamo per arrivare a un punto in cui gli investitori non saranno disposti più a comprare Italia al di sotto di determinate soglie di rendimento e lì avremo forse la reale percezione di rischio sul nostro Paese. Il punto di break even sta per essere raggiunto. Serviranno ora le misure alla crescita per cercare di stimolare la crescita e riportare i rendimenti in calo”.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Bancari contrastati: peggio di tutti nel settore fa Banco Popolare -1,15%. Tra gli altri titoli negativi Campari -1,41%, Fondiaria Sai -4,97%, Finmeccanica -1,14% e Mediaset -2,88%. Bene Ferragamo, che fa meglio delle blue chip quotate nel listino principale.
ALTRI MERCATI – In ambito valutario l’euro oltre $1,30 dopo la buona asta spagnola, ma il recupero dura poco, +0,05% a $1,2981; cambio dollaro yen -0,18% a JPY 101,64. Euro/franco svizzero -0,10% a CHF 1,2410.
Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio -0,19% a $94,99 al barile. Oro -0,21% sul Comex a $1.431,30 l’oncia.
PIAZZA AFFARI: REPORT UNICREDIT
Ubi Banca (+1,2% in avvio) ha archiviato il 1Q13 con un utile netto di EUR 26,5 mln (da EUR105,4 mln del 1Q12), ma in deciso miglioramento rispetto alla perdita di EUR140 mln del 4Q12. Il margine di interesse è sceso del 15,4% a EUR417,2 mln mentre le commissioni nette sono aumentatedell’1,8% a EUR304,8 mln. Il Core Tier 1 a fine marzo si è attestato al 10,5%dal 10,29% di fine 2012.
Erg (+2,8% in avvio) chiude il 1Q con un utile di EUR25,4 mln contro i EUR19,6 mln conseguiti un anno prima mentre l’Ebitda si è attestato a EUR173 mln (da EUR111 mln). Per il 2013 si stima un Ebitda adjusted superiore ai EUR500 mln, confermando le indicazioni del mercato e delpiano industriale.
Acea (EUR4,148): ha chiuso il 1Q con un utile netto di EUR38,9 mln (+60,7% su base annua) e ricavi a EUR888,2 mln (+1,6%). La posizionefinanziaria netta è negativa per EUR2,639 mld, in linea con il dato del 1Q12.
Ferragamo (EUR22,11): ha archiviato il 1Q13 con ricavi pari a EUR282 mln(+9% rispetto al 1Q12). Progressi a doppia cifra per gli altri margini, conl’Ebitda salito a EUR48 mln (+26%) e l’utile netto che è raddoppiato a EUR24 mln. Il gruppo del lusso conferma l’aspettativa di ulteriore crescitaanche per il 2013, sia del giro d’affari che dell’utile netto.
Impregilo (EUR4,148): ha realizzato nel 1Q un utile netto di EUR69 mln (daEUR24,2 mln del 1Q12), con i ricavi a EUR519,7 mln (da EUR530,3 mln). La posizione finanziaria è di EUR736,1 mln da EUR566,7 mln a fine 2012.
I GIUDIZI DEGLI ANALISTI
Campari (EUR6,04): Natixis abbassa il rating da Buy a Neutral.
TUI Travel (EUR9,155) : JP Morgan abbassa il rating da Overweight a Neutral.
INDICE DOLLARO SCENDE DA MASSIMO CINQUE SETTIMANE
Sul mercato dei cambi, il dollaro è sceso dai massimi di cinque settimane contro il paniere delle principali valute, con gli investitori che prendono profitto prima di una serie di dati economici degli Stati Uniti che potrebbero far cambiare la politicamonetaria della Fed.
ASTA SPAGNOLA: COMMENTO IG
Molto bene l’asta spagnola di titoli a brevissimo termine. L’agenzia del Tesoro spagnolo ha collocato 4,047 mld di euro in letras a 6 e 12 mesi, superiore al target offerto pari a 4 mld di euro. Nel dettaglio sono stati collocati 1,013 mld di euro in letras a 6 mesi con un rendimento dello 0,50% in discesa rispetto allo 0,572% registrato nell’asta precedente, e 3,034 mld di euro in letras a 12 mesi con un rendimento pari all’1,015% in ribasso rispetto all’1,274%. Molto bene anche il bid to cover ratio attestatosi al 2,6 complessivo. La forte domanda è un indicatore molto importante, che dimostra l’interesse degli investitori soprattutto esteri sui titoli spagnoli nonostante il marcato ribasso dei rendimenti, confermando l’ottimo momento del mercato obbligazionario dell’Europa periferica (grazie soprattutto alle forti iniezioni di liquidità delle banche centrali).
LE NEWS PRINCIPALI DAL DESK
– Italia: da leading indicator Ocse svolta positiva nella tendenza di crescita.
– Quarto giorno di ribassi per i bond spagnoli. Tassi decennali al massimo in due settimane.