ROMA (WSI) – Da oggi bisogna stare tutti molto più attenti ai commenti che si rilasciano sui vari blog o social network. Perche’ si potra’ essere ritenuti responsabili anche per le azioni intraprese da chi frequenta i nostri siti o pagine Facebook.
A creare un precedente e’ il Tribunale di Roma, che ha emesso la prima sentenza in Italia di questo campo. Una condanna a nove mesi di carcere per il gestore della pagina Facebook Cartellopoli, dedicata alla lotta al degrado urbano di Roma.
“Istigazione a delinquere“: sarebbe questa la motivazione per cui Massimiliano Tonelli, il gestore della pagina, è stato condannato dal tribunale della capitale. L’accusa e’ di aver istigato i suoi frequentatori a compiere azioni violente contro il degrado e nello specifico diffondersi dei cartelloni abusivi nella Capitale.
Il Tribunale di Roma da parte sua ha cercato di spiegare la decisione motivando che il vero problema sono stati i commenti pubblicati da terzi, gente rimasta anonima, commenti che, invitavano ad agire contro i cartelloni abusivi, ad organizzare iniziative di protesta.
Andrea Monti, avvocato esperto di nuove tecnologie e fondatore dell’associazione Alcei per la libertà di espressione online crede che: “la sentenza è corretta in linea di diritto.
Chi gestisce uno spazio di contenuti ha una responsabilità su tutto ciò che vi viene pubblicato. Se ci sono troppi commenti, deve dimostrare che non gli era possibile moderarli tutti ma che almeno ci ha provato”.
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