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Spionaggio: russi smascherano agente Cia

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ROMA (WSI) – Il mondo top secret dei servizi americani forgiato in risposta agli attacchi dell’11 settembre ormai e’ diventato cosi’ vasto e misterioso che nessuno in America e’ in grado di sapere quanto costa al governo, quante persone ci lavorano e quanti programmi esistono. Ci ha provato senza riuscirci il Washington Post in una lunga inchiesta durata diversi anni.

A riprova di tale complessita’ e mistero le ultime notizie provenienti da Mosca. I servizi segreti russi (Fsb) hanno reso noto di aver scoperto un presunto agente della Cia che lavorava con la copertura di terzo segretario dell’ufficio politico dell’ambasciata Usa a Mosca.

La spia americana è stata fermata mentre tentava di arruolare un agente di uno dei servizi segreti russi. Addosso aveva mezzi tecnologici speciali, istruzioni per il “traditore”, una grossa somma di denaro e materiale per il travisamento. Dopo l’interrogatorio, lo 007 Usa e’ stato consegnato alla sede diplomatica statunitense.

Mosca convoca l’ambasciatore Usa

L’ambasciatore Usa a Mosca, Michael McFaul, e’ stato convocato al ministero degli esteri russo per la vicenda del diplomatico e agente Cia scoperto dai servizi segreti russi. Lo riferisce l’agenzia Interfax. McFaul e’ stato convocato per domani, ha precisato il ministero degli esteri russo. L’ambasciatore Usa, ex collaboratore del presidente Barack Obama, non ha finora fornito alcun dettaglio in proposito sul suo twitter.

Un milione di dollari

Un milione di dollari l’anno per una collaborazione a lungo termine: e’ la cifra che l’agente Cia smascherato oggi a Mosca, Ryan Christopher Fogle, avrebbe offerto ad un collega dei servizi segreti russi, secondo la tv in lingua inglese filo Cremlino ‘Russia Today’, che mostra on line le foto della spia e del materiale sequestratogli (anche delle parrucche). L’offerta iniziale sarebbe stata di 100 mila dollari per discutere della possibile cooperazione.