ROMA (WSI) – I continui malumori e battibecchi che si sono manifestati da subito all’interno del governo Letta hanno alimentato dubbi sulla durata dell’esecutivo. Tuttavia, stando a quanto riporta il sito Cnbc, l’ex presidente del Consiglio Mario Monti non ritiene che ci sia il rischio di tornare presto alle urne.
Così l’ex premier nella conferenza stampa a Singapore, in uno dei suoi primi discorsi al pubblico dopo aver lasciato Palazzo Chigi. “Non credo che (l’Italia andrà alle elezioni nei prossimi sei mesi) per due ragioni”.
La prima, è per “la forte” e “appropriata” leadership del primo ministro Enrico Letta, “fortemente determinato ad andare avanti con politiche che siano compatibili con l’Unione europea, in particolare con la politica fiscale e le riforme strutturali che sono state raccomandate dall’Ue”, spiega Monti.
Secondo motivo: le elezioni sono improbabili prima di una nuova legge elettorale che, per essere effettiva, richiede un tempo superiore ai sei mesi. “Tutti in Italia concordano sul fatto che il paese ha bisogno di una legge elettorale, che sia un rimedio verso alcune distorsioni che sono state generate dalle legge elettorale corrente. E visto che la legge elettorale sarà legata ad altri aspetti di riforme istituzionali, il processo richiederà probabilmente più di sei mesi”.
Monti ha poi detto di credere nella sostenibilità del mercato italiano dei bond. “Se la domanda è se intravedo ragioni per credere che ci sarà una tempesta dopo la calma nel mercato dei bond, la mia risposta è no, al momento non la vedo”. D’altronde, l’Europa ora “è molto più rifornita” di mezzi per far fronte ad altri episodi di crsi del debito, grazie all’arsenale della Banca centrale europea.