NEW YORK (WSI) – Il calo del prezzo del petrolio e l’aggressiva politica di contenimento dei costi permetterà al settore aereo di sopravvivere a questo difficile 2013.
Secondo l’International Air Transport Association meglio nota come IATA, l’anno in corso si chiuderà con utili totali pari a 12,7 miliardi di dollari e ricavi a quota 711 miliardi. Si tratta di una visione più positiva di quella enunciata a marzo, che stimava profitti per 10,6 miliardi, e in netto miglioramento rispetto ai 7,6 miliardi generati nel 2011.
Questo salto, tuttavia, non è dovuto alla ripresa dell’economia, ma solo al calo del greggio e all’aggressiva spending review messa in atto dalle compagnie aeree.
I margini restano infatti molto depressi, afferma la IATA. “Questo è un business molto difficile che affronta ogni giorno grandi sfide, prima fra tutte quella di far sì che i costi non superino i ricavi”, ha spiegato il Direttore generale e Chief Executive Officer dell’Associazione, Tony Tyler, aggiungendo che “le compagnie aeree guadagneranno in media circa 4 dollari per ogni passeggero, meno di un sandwich”.