ROMA (WSI) – Non ci sono nuovi casi di “nuova Sars”, oltre ai tre conclamati nei giorni scorsi a Firenze. Per le otto persone che inizialmente erano risultate positive al tampone, le successive analisi hanno escluso il virus. Lo ha spiegato oggi, nel capoluogo toscano, Gianni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell’Iss.
Tra i dieci casi di persone che rischiavano di essere state contagiate dal coronavirus, a Firenze, cinque risultano del personale medico che ha assistito il paziente giunto dalla Giordania.
Si tratta di un medico del reparto di Malattie infettive di Careggi, di un medico e di tre infermieri dell’ospedale di Santa Maria Nuova.
Prima di parlare di ‘positività’ a tutti gli effetti, viene spiegato da fonti sanitarie, bisogna in questi casi attendere il riscontro dell’Istituto superiore di sanità.
Sono venti in tutto le persone sottoposte alle analisi. A confermarlo è stato Alessandro Bartoloni, responsabile del reparto malattie infettive dell’Aou di Careggi, che ha parlato di “circa dieci casi positivi, comunque del tutto asintomatici”. Per questo motivo, al momento, non si è reso necessario l’isolamento.
All`indomani della comparsa in Toscana dei casi di nuova Sars, la situazione in Veneto è invece assolutamente tranquilla. Ciò nonostante, con un decreto della responsabile della direzione prevenzione Giovanna Frison, è stato istituito un Gruppo Operativo di Risposta Rapida (GORR) per le emergenze in sanità pubblica, con particolare riguardo alle malattie infettive diffuse.
Ne ha dato notizia l`assessore alla sanità, Luca Coletto, nel corso del punto stampa post giunta di oggi. “Tengo a precisare – dice subito Coletto – che non esiste alcun motivo di allarme, perché qui da noi la malattia non si è presentata. E` comunque doveroso attrezzarsi di fronte ad un`evenienza non escludibile a priori, anche se remota. In queste situazioni la prevenzione e una buona macchina operativa che le affronti sin dal primo istante sono fondamentali per dare tranquillità alla popolazione”.
CORONAVIRUS, NUOVA SARS E IL VIRUS IN ITALIA – Come ha spiegato il professor Alessandro Bartoloni, responsabile del reparto malattie infettive dell’Aou di Careggi, a Firenze – dove è stato ricoverato l’uomo giordano, ndr – i campioni sono stati inviati all’Iss per la conferma. Per ora i positivi, non avendo avuto alcun sintomo, non sono stati ricoverati e restano a casa sotto osservazione. Migliorano anche le condizioni dei tre pazienti ricoverati e che si trovano in isolamento: se la collega del primo paziente, il quarantacinquenne cittadino giordano, dovrebbe essere dimessa questa mattina. Stanno bene anche l’uomo e la bambina, come hanno confermato i medici dell’istituto fiorenti, anche se per ora restano ricoverati per motivi precauzionali. Secondo quanto hanno dichiarato gli esperti, il virus sembra essere mutato, rispetto alla Nuova Sars che si è diffusa in Medio Oriente. Se il Coronavirus per ora sembrava essere una malattia molto violenta, ma che non si trasmetteva facilmente, quel che sta accadendo in Italia comincia a preoccupare: “Quello che che stiamo vedendo finora sembra essere esattamente il contrario”, ha spiegato Bartoloni. Il medico ha sottolineato come si stia lavorando allo stesso tempo sia per salvaguardare le persone risultate positive ai test – anche se non hanno presentato sintomi -, sia per cercare di comprendere quale sia la dimensione del fenomeno. Sulla probabile mutazione del virus, l’Iss potrà mostrare nuovi risultati nei prossimi giorni.
I NUOVI TEST – Come spiega anche Repubblica, resta essenziale analizzare i risultati degli esami inviati ieri nella Capitale. Qualora i test confermeranno la positività, si cercherà di capire se per alcuni dei pazienti serviranno misure diverse e maggiore sorveglianza sanitaria. In totale, sono una cinquantina le persone venute a contatto con l’uomo giordano, il primo delle persone contagiate dalla Nuova Sars. “Altre persone che lavorano con lui sarebbero tra coloro per cui c’è stato un risultato di positività”, si spiega sul quotidiano diretto da Ezio Mauro.
LE RASSICURAZIONI DELLA LORENZIN E L’ESPOSTO DEL CODACONS – Per evitare allarmismi, ieri era intervenuto anche il ministro Lorenzin, spiegando la tipologia dei tre casi finora accertati con sintomi: “Abbiamo avuto un caso d’importazione, che ne ha generato altri due secondari. Fortunatamente le condizioni delle persone coinvolte sono sotto controllo e anche la bambina sta migliorando”, ha spiegato. Eppure, il Codacons ha presentati ieri un esposto alla Procura di Roma, chiedendo di aprire una indagine per le ipotesi di epidemia colposa da Coronavirus e omissioni d’atti d’ufficio. L’obiettivo è quello di “verificare se vi siano responsabilità delle autorità sanitarie in merito ai contagi registrati in Italia sulla Nuova Sars”, arrivata anche in Italia, nonostante le rassicurazioni del Ministero della salute. Secondo Carlo Rienzi, nel nostro Paese il pericolo è stato sottovalutato: per questo l’associazione chiede l’adozione di misure urgenti a tutela della popolazione, così come “controlli sanitari per quei soggetti che provengono da zone a rischio e vogliono entrare in Italia o che hanno avuto contatti con persone malate di nuova Sars”. (TMNEWS)