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Wall Street: si allarga il rosso. Prove da dopo QE

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NEW YORK (WSI) – A Wall Street gli indici hanno chiuso in pesante ribasso, dopo la divulgazione del Beige Book da parte della Fed. Il Dow Jones ha perso l’1,43% a 14.960,59 punti (sotto la soglia dei 15000), il Nasdaq ha ceduto l’1,27% a 3.401,48 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l’1,38% a 1.609,90 punti. Per il benchmark il rialzo dall’inizio dell’anno e’ passato da +17% a +12,81%.

Dopo un avvio debole, peggiora il rosso per la Borsa americana. A pesare sono le speculazioni circa un miglioramento delle condizioni dell’economia americana, che incoraggerebbe la Federal Reserve a interrompere gradualmente il suo programma straordinario di acquisto di titoli di stato.

In realtà sul fronte macro sono state pubblicate oggi notizie poco brillanti. E’ stata rivista al ribasso la produttività del lavoro del primo trimestre, corretta a +0,5% dal +0,7% dell’anno precedente. Nello stesso mese, il costo del lavoro è sceso al tasso più veloce dal 1947.

Dal mercato del lavoro sono inoltre arrivati i dati ADP sull’impiego nel settore privato: nel mese di maggio sono stati creati 135 mila posti di lavoro a fronte dei 113 mila. Nel mese di maggio l’indice Ism servizi
degli Stati Uniti ha segnato un lieve rialzo a quota 53,7, contro i 53,1 di aprile. Il dato è stato lievemente al di sopra delle attese del consensus.

Peggio delle attese ordini delle fabbriche , che nel mese di aprile sono saliti dell’1%, peggio del previsto.

[ARTICLEIMAGE] Intanto, nella settimana conclusa l’1 giugno le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono crollate di 6,267 milioni di barili a 391,285 milioni, mentre gli analisti attendevano un calo di 400.000 unita’ dopo il rialzo di 3 milioni di unita’ precedente. Secondo i dati diffusi dal dipartimento all’Energia, gli stock di benzina sono scesi di 366.000 barili, a 218,797 milioni, dopo il ribasso di 1,51 milioni di barili dei sette giorni precedenti e la crescita di 500.000 unita’ prevista. Le scorte di distillati, che includono il combustibile da riscaldamento, sono cresciute di 2,611 milioni di barili a 123,274 milioni, mentre le stime erano per un aumento di 1,1 milioni di unita’, dopo l’aumento di 1,85 milioni di barili della settimana precedente. L’utilizzo della capacita’ degli impianti si e’ attestato all’88,4%, in rialzo rispetto all’86,4% del dato precedente e piu’ dell’86,9% previsto.

Tra i singoli titoli, nel settore bancario spicca il calo di Citigroup. Sotto pressione Apple Apple dopo la sconfitta legale che minaccia di bloccare alcuni dei suoi vecchi modelli di iPhone e iPad. La International Trade Commission degli Stati Uniti si e’ espressa a favore della rivale Samsung, affermando che Apple ha violato brevetti del colosso sudcoreano nella trasmissione wireless di informazioni. Tra i prodotti colpiti ci sono l’iPhone 4 e l’iPhone 3GS, l’iPad 3G, l’iPad 2 3G e l’iPad 3. La decisione della commissione puo’ ancora essere ribaltata, ma dovra’ intervenire una Corte d’Appello oppure un veto del presidente Barack Obama. Apple ha gia’ indicato che presentera’ ricorso contro la decisione della Itc. In termini di potenziali danni per l’azienda, l’iPhone 4 ha generato entrate per 3,4 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre, contro i quasi 15 miliardi del nuovo iPhone 5 che non e’ invece sotto accusa.

Bene Amazon (+1%). Secondo gli analisti le attivita’ collegate alla pubblicita’ di Amazon.com potranno generare nel 2013 fatturato per oltre 800 milioni di dollari, grazie all’e-commerce e ai dati sui consumi che consentono al colosso delle vendite online di allettare gli inserzionisti e di segnare una crescita piu’ rapida di quella delle rivali. Secondo le stime della societa’ di ricerca eMarketer, riportate dal Financial Times, anche se la societa’ non da’ dati ufficiali sul fatturato pubblicitario, secondo eMarketer si e’ aggirato attorno ai 610 milioni di dollari l’anno scorso e salira’ del 37% a 835 milioni nel 2013. Se Google e Facebook restano ancora lontane (+18% a 33 miliardi di dollari nel 2012 la prima e +36% a 4 miliardi la seconda), l’ascesa di Amazon e’ una minaccia per Yahoo, Microsoft e Aol. Secondo gli analisti, gli inserzionisti scelgono in base a quello che gli utenti cercano online, ma soprattutto in base a quello che comprano. Amazon, secondo il sito 24/7 Wall Street, potrebbe superare il New York Times, il fatturato pubblicitario dovrebbero aggirarsi attorno agli 800 milioni di dollari nel 2013 (il quotidiano conta comunque anche sugli abbonamenti, che dovrebbero generare un miliardo di dollari quest’anno).

Euro -0,05 a $1,3071; dollaro/yen -0,13% a JPY 99,87, euro/franco svizzero +0,02% a CHF 1,2389. Il rapporto di IG scrive: “collochiamo la resistenza settimanale a 1,3230, mentre il supporto transita per 1,29”.

Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio +0,34% a quota $93,63 al barile, oro +0,21% a $1.400. Quanto ai Treasuries, i rendimenti valgono il 2,12%. Nel solo ultimo mese guadagnati ben 40 punti base.