ROMA (WSI) – Anche le rare volte in cui il ministero del Lavoro cerca di applicare misure che vanno verso una riduzione delle disparita’ sociali, viene ostacolato. Paradossalmente proprio per via di un “principio di uguaglianza” sancito dalla Costituzione.
Dopo il no della Corte costituzionale ai prelievi di natura fiscale che tocchino i pensionati, anche quelli “d’oro”, sara’ infatti vietato tassare i ricchi. Per lo meno verra’ impedito allo stato di imporre prelievi fiscali “discriminati”.
Un bel grattacapo per il responsabile del Welfare, Enrico Giovannini, che nei giorni scorsi aveva annunciato che i futuri provvedimenti sull’occupazione sarebbero stati finanziati anche tassando le pensioni d’oro.
A sollevare la questione di legittimita’ costituzionale di fronte alla Consulta era stata la Corte dei Conti della Regione Campania.
Ad essere bocciata, come riferisce l’Huffington Post, e’ stata la modalita’ di applicazione del contributo di solidarieta’ a carico delle pensioni piu’ alte, perche’ “discrimina una sola categoria” (i pensionati) rispetto agli altri titolari di reddito.
Il ricorso e’ stato presentato da un magistrato presidente della Corte dei conti titolare di pensione superiore a 90mila euro: nel mirino, il comma 22.bis dell’art.18 del decreto-legge 98 emanato il 6 luglio 2011, contenente disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria.
La norma censurata disponeva che, dal primo agosto 2011 fino al 31 dicembre 2014, i trattamenti pensionistici corrisposti da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie, i cui importi superassero 90 mila euro lordi annui, fossero assoggettati a un contributo di perequazione del 5% della parte eccedente l’importo fino a 150 mila euro; pari al 10% per la parte eccedente 15 0mila euro; e al 15% per la parte eccedente 200mila euro.
La Consulta ha giudicato questa norma in contrasto con gli articoli 3 e 53 della Costituzione, rispettivamente sul principio di uguaglianza e sul sistema tributario.
Vediamo se ci sara’ qualcuno nelle file del centro destra avra’ il coraggio di parlare di Costituzione di stampo sovietico e illiberale, o di magistrati rossi politicizzati di sinistra.