SANTA MARGHERITA LIGURE (WSI) – I giovani di Confindustria lanciano la proposta di “una sorta di reddito minimo a tempo” per fronteggiare l’emergenza disoccupazione, in particolare quella dei giovani.
E sono contrari al “sussidio a pioggia del reddito di cittadinanza”. Lo ha detto il presidente Jacopo Morelli aprendo il tradizionale convegno di Santa Margherita.
In Italia per il momento di minimo garantito ci sono solo le pensioni. A seconda delle categorie di lavoro di appartenenza possono esistere casi di salario minimo, dipende dalla contrattazione fra le parti sociali. Ne hanno diritto da contratto, per esempio, i giornalisti.
I redditi minimi sono stati introdotti per la prima volta in Australia e Nuova Zelanda alla fine del 19esimo secolo. Leggi sul salario minimo sono gradualmente entrate in vigore in molti altri stati.
Negli ultimi tempi si e’ generata una certa confusione tra reddito minimo e reddito di cittadinanza. Tito Boeri su Voce.info ha cercato di fare un po’ di chiarezza.
Il reddito di cittadinanza (come dice il nome) consiste in un sussidio universale e non condizionato, garantito dunque a tutti. Il reddito minimo garantito ha invece regole valide per tutti, ma condizionate, che determinano chi puo’ avere accesso al sussidio e chi no. Di conseguenza, non e’ garantito a tutti.
In campagna elettorale Sel e Rivoluzione Civile (formazione guidata dall’ex magistrato Ingroia ora scioltasi dopo non avere raggiunto alle elezioni l’obiettivo minimo fissato), si sono espresse a favore di un reddito minimo garantito.
Il Movimento 5 Stelle e’ andato oltre, indicando i dettagli di un simile piano. In un’intervista al Fatto Quotidiano il deputato Alfonso Bonafede ha spiegato che “vorremmo fosse intorno ai 900-1000 euro che consente di non rinunciare ai propri diritti, di non diventare schiavo. Durerà tre anni e si riceveranno un massimo di tre offerte in base alle proprie competenze attraverso gli uffici di collocamento, che devono essere potenziati, al terzo rifiuto il reddito viene tolto”.